ABOLIAMO I CARABINIERI, ABOLIAMO L’INCIVILTÀ

Il testo utilizzato per un concorso nazionale tenutosi a Padova lo scorso 25 giugno 2012, affermava che “essere gay è una patologia sessuale come l’esibizionismo, il feticismo, il sadismo, il masochismo, l’incestuosità, la necrofilia e la zoofilia”.
Non abbiamo parole. Ve lo ricordate quei due ragazzi che si baciavano nei pressi del colosseo? I carabinieri li arrestarono e lo stato italiano finì su tutti i giornali del mondo civile. Vi ricordate a Treviso quando il sindaco leghista e razzista Gentilini criminalizzò due ragazzi che si baciavano? Alla manifestazione per i diritti civili presenziarono i carabinieri in tenuta antisommossa.
Nel passato i militari dell’arma hanno discriminato vergognosamente, hanno deriso, hanno emarginato, hanno pesantemente sanzionato ed incarcerato oltre che perseguitato omosessuali, lesbiche e trans.
La storia ed il presente parlano da soli.
In un momento di crisi, di grave povertà, i sudditi dello stato italiano mantengno 130.000 carabinieri dell’esercito che non servono, che sono inutili e portano via compiti alla vera polizia, a quella civile.
Ci obbligano a mantenere 8.000 caserme, 20.000 mezzi. facciamoloa finita con questo corpo di armata inutile, obsoleto portatore di valori retrogradi: pregiudizio religioso, nazionalismo esasperato, violenza e prevaricazione come mezzi per affermarsi. Sono finite le dimostrazioni di forza, il maschilismo esasperato, i tempi delle intimidazioni e pestaggi contro chi la pensa diversamente.
Aboliamo l’arma dei carabinieri, un costo sociale assurdo per mantenere il privilegio. Mandiamoli a casa, vadano a lavorare anche loro o imparino sulla propria pelle cosa vuol dire non avere privilegi.
Lo aveva capito persino Mussolini.