BOCCELLI FAMOSO PERCHE È CIECO NON PERCHE CANTA BENE

Morto Pavarotti, allo stato italiano e alla sua cultura nazionalista mancava un eroe canoro, ma cazzo, di gente bràva a cantare non se ne trova o meglio se c’è non fa colpo. E allora è meglio giocare la carta della pietà, della compassione. Chi può negare un applauso ad un cieco? Sanremo il premio l’aveva già dato ad una cieca, mica perché era bràva, ma perché un cieco fa pena e attira interesse. Boccelli era l’ultima carta da giocare per tenere in vìta lo stereotipo dell’italiano che canta. Non ha inportanza se ha una voce comune, se non è neanche degno di pulire le scarpe di Carreras o Domingo, basta che attiri attenzione. Un bel vestito, un video fatto bene, una canzoncina orecchiabile e ripetuta obbligatoriamente da tutti i media della lobby, e anche un disgraziato con la gola smorzata diventa un dìvo. Ecco che cosa è Boccelli, una gola smorzata che andrebbe bene solo a fare gargarismi. Ma è cieco, nessuno lo può attaccare, nessuno può parlàr male di uno “sfigato”. Ecco come si crea un mito moderno, si cerca uno sfigato che anche se non vale un fico, nessuno ha il coraggio di attaccare.

La verità è una sola, Boccelli è stato usato ed è usato a fini nazional propagandistici, una montatura fatta a misura per le masse idiotizzate ed incapaci di giudicare con le proprie orecchie.