CARABINIERI E POLIZIA ITALIANI: TORTURA E PESTAGGI
Posted on Lug 4, 2012

Una ferita ancora aperta, segna la storia recente dello stato italiano. La gestione dell’ordine pubblico durante il G8 di Genova fa ancora discutere. La “più grande sospensione dei diritti democratici in un Paese occidentale”, secondo la definizione di Amnesty International. E dieci anni dopo la morte di Carlo Giuliani, la “macelleria messicana” avvenuta nella scuola Diaz, le torture nella caserma di Bolzaneto, le violenze e i pestaggi nelle strade genovesi, i responsabili non sono stati individuati, persino questori e magistrati impiegati per fare bombe molotov e metterle dentro la scuola. Non solo: il prossimo 13 luglio dieci persone rischiano di diventare i capri espiatori e vedersi confermare, in Cassazione, una condanna a cento anni di carcere complessivi, in nome del reato, “devastazione e saccheggio”. Polizia e carabinieri hanno dato sfogo ad un massacro: pestaggi a sangue, ferite e danni permanenti al fisico di molte persone, torture, sevizie, violenze sessuali, falsificazione di prove, false testimonianze, corruzione… In tutta la faccenda sono inplicati i più alti gradi della polizia e dell’esercito, dei carabinieri, prefetti, questori, giudici, magistrati. Ecco che cosa è lo stato italiano. Facciamola finita, con la repubblica italiana la repubblica sud-americana d’Europa.
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