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Indipendenza!

LA TATTICA DELL’IMBUTO: MAI METTERE AL MURO IL NEMICO

Posted on Feb 15, 2013

I militari e politici italiani danno eternamente prova di incapacità, di stupidità proprio nel loro stesso mestiere. Qualsiasi uomo d’armi sa bene che non si deve mai infierire sul nemico in fuga, e più di tutto non si deve mai mettere un nemico al muro. Bisogna sempre lasciare una via di fuga. Un esempio? Nell’ l’ultimo assedio di Baghdad da parte delle forze armate Usa durante l’invasione del 2003, le forze militari Usa, lasciarono di proposito una via di fuga agli uomini della guardia nazionale irachena. La ragione era chiara: “evitare un bagno di sangue per entrambe le forze. Un nemico sconfitto e che addirittura sa di non aver via di scampo, lotta fino in fondo senza timore. L’obiettivo principale nelle guerre è demoralizzare e lasciare solo speranze di fuga non infierire, non umiliare. Veniamo adesso agli idioti che...

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IL SEME DEL DUBBIO E LA RIVOLUZIONE

Posted on Feb 7, 2013

La religione del dubbio è come un seme che germoglia su una fessura di una pietra e la frantuma con le sue radici. Noi seminiamo il dubbio fra schiavi che vivono di certezze, fra animali che non sanno di essere uomini e temono la libertà. La rivoluzione, è la semina di memi che frantumano i tabù e gli idoli del momento e si diffondono in modo virale, prepotente...

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COMUNICAZIONE E FANTASIA: LE ARMI DELLA MODERNA EVERSIONE

Posted on Gen 31, 2013

Quando sentiamo parlare di un rivoluzionario, di un eroe della libertà, ci immaginiamo uomini armati come Che Guevara, come Geronimo, come Villa, come Mao… insomma uomini d’armi, uomini che hanno conquistato qualcosa lottando sui campi di guerra classici o sulle barricate con in pugno un fucile e sull’altra una bomba. E invece i rivoluzionari moderni, sono come Julian Assange, lavorano seduti di fronte ad una tastiera con connessioni veloci, in silenzio, lontano dalla popolarità, lontano dai palcoscenici mediatici. Molti di loro resteranno anonimi fino a che le forze di polizia non li prendono trasformandoli in divi della libertà e mettendo ancora più in evidenza la totale incapacità ed ipocrisia di chi crede di aver il potere. Il paradosso di chi pretende di garantire democrazia e legalità viene messo in evidenza da questa nuova generazione di eversori. Connessioni e tastiere,...

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LA BORGHESIA VENETA E I LUMI DELL’INDIPENDENTISMO VENETO

Posted on Gen 28, 2013

Chi fa le rivoluzioni? Le dottrine populiste amano immaginare che le rivoluzioni le fa il popolo, amano reiterare questo concetto di democrazia estesa anche nell’atto eversivo della rivoluzione. Purtroppo queste analisi peccano di pregiudizi e deviano. Il popolo è schiavo altrimenti non sarebbe popolo. Sono sempre un piccolo gruppo di intellettuali a far scaturire e tener viva la scintilla dell’eversione, sono costoro a creare le basi ideologiche che poi viralmente si trasmetteranno a quella classe sociale alfabetizzata (proporzionalmente al periodo storico) che va sotto il nome di borghesia. La rivoluzione francese, quella americana, quella cubana, quella russa…. dimostrano come un piccolo gruppo di intellettuali rivoluzionari (intellighentsia) ben preparati intellettualmente ha formulato precedentemente una serie di “memi” (idee) che hanno costituito la bàse ideologica diffusa ad una classe di persone letterate (borghesi) o che comunque erano al di sopra del...

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COMUNISMO MENO PEGGIO DEL NAZIONALISMO ITALIANO

Posted on Gen 27, 2013

Le leggi servono a molti scopi e spesso i governanti adoperano le leggi per legittimare l’oppressione popolare. Il caso Italia è forse uno dei più grandi esempi di crimine legalizzato contro la popolazione civile. Una tassazione che porta via il 90% del prodotto economico di un individuo è un crimine, peggio di qualsiasi schiavitù. La situazione odierna ha portato ad un paradosso così evidente che chiunque rimpiangerebbe il più duro dei regimi comunisti. Ad esempio nell’Unione Sovietica ai capifamiglia veniva regalata l’abitazione su cui non pagavano tasse e neppure affitti, inoltre lo stato si impegnava a dare lavoro e stipendio a tutti. Nei regimi sotto dominazione Nato invece, la casa si compera e poi addirittura si pagano le tasse che sono l’equivalente di un affitto, mentre il lavoro non lo garantisce nessuno e si vive in una perenne precarietà....

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COME FAREMO SENZA L’ITALIA?

Posted on Gen 27, 2013

Capita ancora qualcuno che si fa questa domanda. Per fortuna diventa sempre più raro, perchè i più hanno capito che chi ci sta portando a picco è proprio l’Italia e che senza staremo tutti meglio, da Ragusa a Bolzano. Purtroppo v’è ancora gente che immagina che l’Italia porta viveri e aiuti. C’è chi ancora crede che da Roma partono le navi piene di farina diretta sul porto di Venezia per sfamare i veneti, oppure dirette a Palermo cariche di pasta per sfamare i siciliani, oppure le colonne di autobotti cariche di acqua per i napoletani, oppure le autobotti piene di benzina da distirbuire gratuitamente ai Tirolesi! La propaganda italiana è stata così totalizzante ed idiotizzante che c’è chi arriva a credere ed immaginare simili stronzate. C’è chi pensa che senza l’Italia moriremo di fame, senza l’Italia non potremo neppure...

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UOMINI LIBERI ED IMPRENDITORI, STATALI E SCHIAVI, ATTIVI E PASSIVI

Posted on Gen 27, 2013

Quale è la differenza sostanziale fra lo schiavo e l’uomo libero? È la stessa che passa fra uno statale ed un imprenditore privato. La differenza è che il primo è incapace di governarsi da solo, ed aspetta sempre ordini da qualcuno, mentre il secondo si costruisce la vita e si governa da solo. Il primo ha una visione passiva della vita e concepisce le relazioni tra essere esclusivamente in senso schiavista o padronale, mentre il secondo contrariamente a ciò che si crede ha un senso della libertà di gran lunga più profondo ed ha un attitudine verso la vita di carattere attivo. Passività ed attività costituiscono la vera differenza fra lo schiavo e l’uomo libero. Lo statale impersonifica lo schiavo che a sua volta interiorizza così bene la schiavitù che concepisce le relazioni umane solo schiavo-padrone e viceversa. Lo...

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L’INDIPENDENTISMO SI SPOSA PER TUTTA LA VITA

Posted on Gen 27, 2013

Un indipendentista non torna indietro. Il percorso a senso unico è come chi dal politeismo passa al monoteismo. Una volta rotto il tabù dei sacri confini, una volta rotto il tabù della patria e del sacrificio, prevale quello pratico dello spirito di sopravvivenza che anima coloro che sono illuminati dalla ragione e dalla fame. La fedeltà all’idea fallimentare dell’Italia non paga. Non paga più fare gli italiani, non ce più carne da rosicchiare, la scala dei privilegi è satura e alle nuove generazioni cresciute nel culto nazionale non resta più nulla se non un ideologia vuota che pretenderebbe di convincere giovani disoccupati senza speranza. Chi abbraccia l’indipendentismo non torna più indietro perchè l’indipendentismo è un ideologia superiore a quella nazionalista ottocentesca. Diventa troppo evidente la grossolanità dei valori nazionali aggrappati ai sacri confini, al sacrificio ideale che fin della...

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DUE GUERRE: MORTI PER NIENTE?

Posted on Gen 20, 2013

Tutti i morti della prima e seconda guerra mondiale, sono morti per nulla? la risposta da dare è semplice: “Gli operai ed artigiani che 100 anni fa hanno costruito una casa che ora è inutile e viene abbattuta per costruirne una nuova, hanno lavorato per nulla?” Se i giovani morti mandati al massacro nella prima e seconda guerra mondiale non fossero degli eroi, allora dovremmo ammettere che chi li comandava è un criminale e l’ideologia per cui sono morti è un’ideologia dannosa all’umanità. Chiamare eroi quei poveracci, quei disgraziati morti per nulla, equivale ad assolvere l’ideologia per cui sono morti ed i loro propagatori. Chiamare eroi quei ragazzi equivale a giustificare i comandanti e i burattinai del nazionalismo italiano. Morti per nulla, ecco la tragica verità, anzi morti per una sola cosa: “testimoniare la follia nazionalista italiana che ha...

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COMBATTERE PER L’INDIPENDENZA VENETA UN PRIVILEGIO DI POCHI

Posted on Gen 14, 2013

Un detto Veneto fa più o meno così: “Si gode di più a fare i soldi che a spenderli”. Mettiamola giù sul piano politico e guardiamo a tutti coloro che lottano da anni per l’indipendenza del Veneto dalla dominazione italiana. Immaginiamo fra qualche decennio quando i ragazzi delle scuole leggeranno la storia della nostra liberazione, i protagonisti di questo momento storico e i loro volti diventeranno leggenda. I protagonisti di questa liberazione verranno studiati ed invidiati. Coloro che studieranno questo momento storico ci invidieranno di non aver potuto anche loro partecipare a questa lotta e combattere per aver fondato la Repubblica Veneta moderna. Agli indipendentisti non resta solo la consolazione di essere la storia, ma il piacere di averla fatta, quel piacere unico ed incommensurabile che da la lotta. L’indipendentista è appagato perchè combatte, e più grande è il...

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I MERCENARI AL SOLDO DELL’INDIPENDENZA

Posted on Gen 14, 2013

Mercenari è un termine quasi dispregiativo, ma prima di giudicare andiamo a guardare la natura della merce, della paga del soldato indipendentista. Gli indipendentisti sono dei soldati che si fanno carico di un dovere: “conquistare per un popolo la libertà”. Il dovere ed onere di un vero indipendentista è quello di combattere e prendersi quale merce di scambio l’indipendenza da dare ad un intero popolo. Il mercenario non guarda in faccia nessuno, non deve farsi inibire da falsi pudori. Non esiste coerenza per un mercenario, ma solo la vittoria da raggiungere il prima possibile con meno perdite possibili, perchè la paga del mercenario è l’unico vero fine per cui lotta. Lui soldato ed i suoi generali hanno un compito che è missione e paga allo stesso tempo. Nel caso degli indipendentisti la merce è anche il fine ultimo della...

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CONTROLLO E POTERE

Posted on Gen 6, 2013

    Molti ed erroneamente credono che la ricchezza sia il vero potere, ma costoro dimenticano che è infinitamente più potente chi controlla, perchè in ogni momento può spegnere i rubinetti della ricchezza. Quale è allora il vero cuore del potere? L’esercito, o meglio, gli alti vertici dell’esercito, quei generali o pull che lo dirige. Insieme ad esso o parte essenziale di esso, è in genere la “guardia pretoriana” una sorte di elite militare presente in tutti gli stati e che forma il gruppo dei fedelissimi, di coloro che coltivano il fanatismo nazionale. Ad esempio nello stato italiano la guardia pretoriana è rappresentata dai carabinieri che sono poi l’essenza portante del Sismi. In Francia è la Gendarmerie, in Spagna la Guardia Civil etc… Chi dirige la guardia pretoriana (guardia nazionale) e i servizi di intelligence, detiene il vero potere....

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LE RELIGIONI RITARDANO SVILUPPO E LIBERTÀ

Posted on Dic 26, 2012

Esiste un coefficiente di ateismo che possiamo rappresentare con una mappa. Nella prima mappa si possono vedere i luoghi dove l’ateismo è maggiore contrassegnati con colore viola scuro, mentre quelli più religiosi sono contrassegnati con tonalità chiare. Forti di questa mappa, andiamo a vedere nel mondo lo sviluppo economico, la diffusione della comunicazione, le libertà sessuali, la ricchezza procapite e il coefficiente “gini” che indica la qualità della vita sulle aree del pianeta espressa attraverso una serie di valori politici, sociali, economici… Con l’eccezione della Cina Popolare e in alcuni casi della Russia che si trovano a fare i conti con i postumi del comunismo (anch’essa religione che non ammetteva il dubbio) e che comunque vengono denigrate dall’occidente che è colui che fa le mappe, diventa chiaro che le religioni hanno terreno facile li dove regna: ignoranza, miseria, pregiudizio...

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IMMORTALITÀ E CINEMATOGRAFIA

Posted on Dic 25, 2012

Un pò di titoli famosi, solo una minima parte delle centinaia di film finora fatti che parlano e presentano l’immortalità. Eccone: Bicentennial man (L’uomo bicentenario), Logan’s run (La fuga di Logan), Highlander, Interview with the Vampire (Intervista col vampiro). Ciò che appare evidente in tutta la filmografia finora effettuata in merito al tema dell’immortalità, ci da un idea di come questo argomento viene trattato e visto dalla società occidentale. Ne esce un quadro molto deludente. L’occidente vede l’immortalità come qualcosa di negativo. Chi è immortale soffre perchè non può morire come gli altri, chi è immortale vuole perdere questa dote e diventare mortale. Non è mica uno scherzo, la cultura occidentale è piena zeppa di questo pensiero,un pensiero suicida che annichilisce l’ndividuo e non concede alcuna speranza. La cultura nella quale siamo immersi non ci costringe solo a vedere...

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SPEGNETE LA TV ED INIZIATE A RIVIVERE

Posted on Dic 24, 2012

Il bipolarismo non è fra Berlusconi e il fronte Monti. I mezzi di comunicazione di massa creano una percezione della realtà che ha la funzione di tenere le menti ed attenzione dei sudditi di lingua italiana all’interno del dibatitto politico bipolare. Il fine è farvi mangiare pane o polenta. La realtà che vi vogliono nascondere è invece un’altra. L’Italia è inutile, sta morendo e sta trascinando con se anche la popolazione. Il vero bipolarismo è: “Italia o Indipendenza”. E’ questo il cuore reale della discussione che si vuole evitare persino di affrontare. Non è il riformista di Beppe Grillo ciò che fa veramente paura, lui spaventa solo i vecchi poteri ma non i cultori del nazionalismo italiano. Grillo è l”ultimo asso nella manica del nazionalismo italiano, ma prima di giocarlo vorrebbero tenere la discussione dentro il binaro Monti-Berlusconi-Bersani-Casini. I...

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LA PERCEZIONE DEI COLORI E QUELLA DELLA LIBERTÀ

Posted on Dic 23, 2012

Gli antropologi del passato notarono che nel mondo la percezione dei colori è differente addirittura nel linguaggio e nelle descrizioni. Gli Himba, una popolazione di tribù che si trovano in Namibia, hanno solo 4 parole con cui indicano tuttti i colori. Gli studi antropologici e linguistici, individuano una serie di casistiche dove alcuni gruppi umani distinguono linguisticamente, in modo meno definito del nostro occidentale, i colori. La figura allegata vi dà un idea della quantità di colori principali che vengono distinti secondo le aree geografiche e culturali del pianeta. In questo senso, le popolazioni indoeruropee sembrano aver canonizzato più colori. Cercando di dirlo con un lnguaggio più grossolano, il modo razionale di descrivere i colori è più distintamente frazionato e preciso. Un esempio sempre grossolano e come se: un Veneto non daltonico, che va in un negozio di colori...

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LA DEMOCRAZIA OCCIDENTALE NON FUNZIONA: VENETO ED EGITTO

Posted on Dic 23, 2012

  In questi giorni, il popolo egiziano con un voto democratico ha approvato a larga maggioranza una costituzione ad indirizzo religioso islamico che viola i diritti dei laici e di chi ha altre religioni. Esempi simili li ritroviamo anche nello stato italiano dove esistono tutta una serie di leggi che discriminano gli atei e chi non è cattolico, mentre favoriscono spudoratamente la chiesa cattolica. Nello stato italiano non si mette ai voti neppure questo perchè sappiamo che lo stato italiano è un’associazione oppressiva mai entrata nel mondo civile. Ma l’Egitto ha messo ai voti una costituzione e lo ha fatto in modo democratico secondo i canoni occidentali “50” + “X” %, con “X” >0. Tradotto vuol dire: cinquanta per cento più 1 voto. Il concetto riduttivistico di democrazia occidentale che si vuole imporre al mondo è questo. La maggioranza...

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IL VALORE DI UTILITÀ, IL VALORE D’USO

Posted on Dic 21, 2012

        Il valore di utilità è l’unico vero parametro accettabile in qualsiasi situazione, per questo certi manufatti o servizi valgono o varranno più dell’oro e della carta denaro. Chi fa vera economia lo sa bene. Senza perdere tempo in chiacchere da accademico che vive di teoria, facciamo degli esempi chiarificatori. -Quale è il valore di un bicchiere d’acqua nel deserto, e quale invece nei pressi di un fiume? -Quale è il valore di una giacca isolante al polo sud e quale all’equatore? -Quale è il valore di un coltello in cucina e quale in piscina? Senza addentrarci ulteriormente, diciamo che la risposta univoca che si deduce è che: “IL VALORE D’USO” è ciò che da valore al bene in senso generale. Pertanto il valore delle cose non è assoluto ma relativo all’utilità. Questo discorso vale per...

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IGNORANZA E RELIGIONE: DUE FRATELLI INSEPARABILI

Posted on Dic 8, 2012

La mappa che vi presentiamo illustra le aree più religiose contraddistinte da un colore più chiaro. E facile notare che quei luoghi dove il cattolicesimo romano e l’islam hanno maggiori adepti, sono anche i luoghi dove analfabetismo, mancanza di diritti civili, povertà… regnano. E’ un caso che lo stato, o meglio gli stati con il più alto tasso di alfabetizzazione (cuba, svezia, israele) abbiano anche il più basso tasso di religiosità e il minor tasso di mortalità infantile? Diciamolo francamente, le religioni, o meglio i pregiudizi, crescono e si propagano meglio proprio in quei luoghi dove l’ignoranza e la disperazione albergano. La religione trova terreno fertile fra gli ignoranti, fra i poveri, fra i disperati. Che cosa resta ad un povero dopo essersi giocato tutto alla lotteria? Che cosa resta quando perdiamo una persona cara oltre l’illusione che ci...

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WAR ON CASH: PERCHE FANNO LA GUERRA AL CONTANTE?

Posted on Dic 3, 2012

Lo stato italiano, le associazioni bancarie, insomma, chi vi tiene per i coglioni, vogliono tolgiervi i soldi di carta e far passare ogni operazione economica via carta elettronica (carta di credito, bancomat..). Vediamo i pro e i contro per il suddito dello stato italiano: -Le transazioni che passano attraverso una carta elettronica saranno tutte controllate, sarete monitorati in ogni rapporto economico, addio privacy -Tasseranno ogni vostra operazione economica. -Dovrete pagare una mediazione per ogni operazione ed aumenteranno i profitti delle banche. -Non potrete più pagare, neppure le puttane, dal momento che lo stato italiano ha proibito la prostituzione. Potrete comperare solo quello che vogliono loro. -Nessuno potrà neppure più fare l’elemosina per strada, se non autorizzato. -Chi non ha la carta elettronica sarà un sub-umano e non potrà fare alcuno scambio. Quando si tratta di vessare il suddito, è...

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PERCHE’ GLI “INTELLETTUALI” NON ACCETTANO I CAMBIAMENTI?

Posted on Dic 2, 2012

La prima domanda da farsi sarebbe chiedersi che cosa è un intellettuale? Se dobbiamo dare una risposta, “un intellettuale è colui che riproduce in modo fedele l’ideologia del sistema che lo ha conformato”. Quello che viene definito intellettuale nell’accezione comune, non è una persona intelligente, ne più ne meno degli altri, è solamente un soggetto che ha sorpassato una serie di test e stimoli conformanti: asili, scuole, università, accademie militari….. Il lavoro di conformazione di un individuo, inizia fin dall’infanzia, in famiglia a scuola e prosegue per molti anni. Non a caso sono proprio coloro che subiscono ed accettano per più tempo il brainwashing, che assurgono ai ruoli di potere dello stato. I laureati in legge: avvocati, magistrati, giudici, politici… La definizione di intellettuale collima con quella di conformato. I conformati perciò asurgono ai ruoli dirigenziali, ai ruoli istituzionali...

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LE MINORANZE MERITANO UN LORO PASSAPORTO E NAZIONE

Posted on Nov 26, 2012

Si sventola di dare agli zingari la cittadinanza del paese dove soggiornano. Ciò è sbagliato, il popolo zingaro merita una sua nazione, un suo passaporto, ecco che cosa si deve fare. Bisogna dare un riconoscimento ai popoli della terra e dar loro uno status giuridico eliminando gli stati nazionali del 1800, che altro non sono che il frutto di etno e genocidi. I Siciliani, i Veneti, i Sardi non vogliono la cittadinanza italiana, loro vogliono la loro cittadinanza e la loro terra. Ecco il vero quesito da risolvere. Gli stati agonizzanti costruiti negli ultimi due secoli sono pronti a regalare la cittadinanza pur di allungare l’agonia. Invece diciamo loro di gettar la spugna ed iniziare a ricoscerci come popoli di nazioni oppresse, negate, perseguitate proprio dai nazionalismi del passato e del...

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QUANDO LE PAROLE AIUTANO AD IMBROGLIARE

Posted on Nov 22, 2012

“No detassazione tredicesime”. I giornali, le tv, le radio del regime italiano sono uscite oggi con questa frase. Nessuno osa dire: “Le tredicesime verranno tassate”. I giornalisti, le redazioni di tutti questi mezzi di comunicazione sponsorizzati col denaro pubblico, sconvolgono la percezione della realtà al fine di non mettere in cattiva luce chi li paga, cioè tutto il parlamento e tutto il senato. E’ tipico di tutto l’entourage di potere, creare complicatezze, contorcere al fine di confondere e stravolgere la percezione della realtà. Se ad esempio il governo vuole fare le centrali nucleari, allora vi porrà il quesito in modo tale da confondervi e vi porterà a mettere una croce su un “no” che invece magari è un articolo di legge che vuole le centrali nucleari. Negli anni 70 del secolo passato avvenne lo stesso in materia di divorzio,...

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CONSENSO E PROPAGANDA: MODELLI A CONFRONTO

Posted on Nov 18, 2012

Le immagini che vi alleghiamo parlano più di molte parole e spiegazioni. Il modello tradizionale di consenso adoperato dai regimi in modo massivo nell’ultimo secolo ed in particolare a partire dalla Germania Nazista e di tipo “VERTICALE”, “MONODIREZIONALE” E “MONOPOLISTICO”. Potremmo definirlo un modello di comunicazione a metà, in quanto, l’utente finale non può interagire, al massimo può cambiare libro, canale tv, canale radio o giornale (varianti “democratiche”). Ai regimi detentori del potere bastava garantirsi il controllo di tutti i mezzi di diffusione di massa per garantirsi il monopolio dei MEMI (idee). L’unica differenza fra le democrazie e i totalitarismi è che i primi rivendicavano il pluralismo sventolando l’esistenza di più voci, che purtroppo erano tutte allineate come un coro che recita la stessa canzone, mentre i secondi avevano un unico giornale, un unica tv, un unica radio etc…...

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L’INDIPENDENZA NON HA COLORE: NE DI DESTRA NE DI SINISTRA

Posted on Nov 10, 2012

L’indipendenza è di tutti. Quando qualcuno vi dice: “Io sono terrone e gli indipendentisti sono contro di me”, ecco costui esprime un pregiudizio. L’indipendentista Veneto abbraccia l’indipendentista Siciliano, e quello Sardo, e quello Tirolese, e quello Catalano…. in un abbraccio fraterno fra Popoli che vogliono un’Europa senza confini fatta di popoli e non di stati ottocenteschi. L’indipendentismo è una lotta per i diritti civili e quindi non ha colore politico, raziale, religioso, perciò è un dovere di tutti parteciparvi. Un indipendenza veneta vorrà dire meglio condizioni per tutti, meno privilegi, più redistribuzione, meno pressione fiscale, più libertà democratiche, maggiori diritti civili al passo con il nord Europa ed anche di più. Nella Repubblica Veneta vi sarà il pluralismo come nel resto d’Europa, non cambierà assolutamente nulla se non in meglio. La Repubblica Veneta non sarà ne di destra ne...

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