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CONSENSO E PROPAGANDA: MODELLI A CONFRONTO

CONSENSO E PROPAGANDA: MODELLI A CONFRONTO

Le immagini che vi alleghiamo parlano più di molte parole e spiegazioni.

Il modello tradizionale di consenso adoperato dai regimi in modo massivo nell’ultimo secolo ed in particolare a partire dalla Germania Nazista e di tipo “VERTICALE”, “MONODIREZIONALE” E “MONOPOLISTICO”. Potremmo definirlo un modello di comunicazione a metà, in quanto, l’utente finale non può interagire, al massimo può cambiare libro, canale tv, canale radio o giornale (varianti “democratiche”). Ai regimi detentori del potere bastava garantirsi il controllo di tutti i mezzi di diffusione di massa per garantirsi il monopolio dei MEMI (idee). L’unica differenza fra le democrazie e i totalitarismi è che i primi rivendicavano il pluralismo sventolando l’esistenza di più voci, che purtroppo erano tutte allineate come un coro che recita la stessa canzone, mentre i secondi avevano un unico giornale, un unica tv, un unica radio etc…

La rivoluzione moderna in un mondo dove quelle false democrazie sventolano il consenso quale traguardo, smantella il modello verticale e tutto il suo apparato politico militare, mettendo per la prima volta gli utenti in condizione di comunicare fra loro in modo “POLIDIREZIONALE”. Siamo difronte ad un modello “ORIZZONTALE” della comunicazione. A ciò aggiungiamo che le tecnologie digitali permettono scambi e produzioni ad alti livelli che permettono persino a singoli individui di produrre messaggi dissuasivi.

I detentori del potere vengono via via scalzati dalle loro sedie fino ad arrivare al caso recente dell’Islanda dove gli internauti si sono scelti via web i rappresentanti per fare una nuova costituzione, ed hanno mandato a casa tutta la classe politica precedente.

Gli apparati di polizia, le legislazioni, gli eserciti non sono addestrati per combattere questo tipo di rivoluzioni e quindi tutto l’apparato di potere si trova completamente disarmato in un campo a loro estraneo. le ragioni di questa impotenza sono 2.

La prima che effettivamente questa rivoluzione è democratica e quindi riproduce quei valori che ipocritamente e paradossalmente i sistemi politici passati rivendicavano come propri.

La seconda è chiaramente di natura tecnico cognitiva. I politici tradizionali ignorano le più elementari regole democratiche a conoscono solo i metodi verticali del consenso. La polizia e l’esercito sono addestrati esclusivamente contro nemici armati come loro, conoscono solo l’arte della guerra armata. Magistrati, giuristi non possono agire perchè quelle leggi che hanno fatto sventolano la democrazia, la libertà di comunicazione e informazione, come principi basilari.

Il sistema di comunicazione orizzontale diffuso sul pianeta attraverso il web e di mezzi digitali, relizzano quella democrazia che prima veniva dichiarata ma per nulla professata, anzi.

Le immagini sono tratte dal libro: Gramatega del consenso ed. Lingua Veneta 2010

 

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