DESTRA, SINISTRA E GRILLO SPARISCONO DIFRONTE ALL’INDIPENDENTISMO

Lo sapete che tutta la destra sta tifando Renzi? Gli eredi di Almirante, gli eredi di Fini dell’ Msi, di Alleanza Nazionale tifano l’erede di Togliatti!
Il classico bipolarismo destra-sinistra è finito e si annulla difronte alla crisi cronica dello stato italiano. A breve questi garanti del privilegio capiranno che anche Beppe Grillo è con loro, che anche Grillo è a favore dell’Italia e quindi lo supporteranno. La fine della Repubblica Italiana sta annullando ogni differenza ideologica per riunirsi all’unico vero comun denominatore che ha tenuto in piedi per 150 anni questo stato: il nazionalismo. Grillo, non Renzi è l’ultimo imperatore dell’Italia, ed anche lui farà i conti con un indipendentismo dilagante. Grillo è l’ultimo difensore del nazionalismo italiano.
La vera battaglia che si sta combattendo nella penisola italica, non è più comunismo o fascismo, non è più destra o sinistra, non è più bianchi, rossi o verdi, ma è nazionalismo italiano contro l’indipendentismo moderno.
L’indipendentismo è la vera spinta propulsoria verso la modernità, verso entità geopolitiche più snelle, dove i Popoli Nativi non debbono più inginochiarsi ed essere vessati da uno stato nazionale che distrugge ed umilia la diversità.
L’omogeinizzazione nazionale è perdente nel mondo globale. Chi parla solo italiano è un pesce fuor d’acqua, e resterà un emarginato. Chi invece parla Inglese e Veneto è protagonista della sua terra e della storia del mondo. Chi continua a perdere ore della sua vita a studiare il latino a scuola resterà un povero disgraziato senza lavoro, neppure in grado di comprendere la sua situazione. Nell’era della comunicazione digitale gli stati centrali debbono sparire perchè inutili, perchè parassitari. Assieme a questi pachidermi nazionali deve sparire la classe politica che è oggi al potere o che crede nell’ideologia nazionalista italiana. L’Italia stato è un danno per la società, fa male all’economia, fa male alla cultura, fa male alla libertà.
In linea con la storia, le strutture piccole sono le più idonee ad affrontare i nostri tempi ed anche sono di gran lunga più rappresentative della popolazione. Inoltre le piccole strutture responsabilizzano e non delegano sempre chi è lontano a gestire la nostra vita.
La sfida di oggi si delinea sempre più chiara ed ineluttabile: l’indipendentismo smantella l’ideologia nazionale nata 2 secoli fa e la sostituisce con strutture rappresentative che non dipendono più in alcun modo dai loro vecchi invasori.