ELEZIONI: PIZZATI E BELLON TRIONFANO

Lo spoglio elettorale la dice lunga. Media 5% dei consensi. Un successo arrivato grazie al lavoro degli anni passati fatto con il PNV e successivamente rinforzato dal nuovo gruppo del segretario Pizzati e la Bellon. Sappiamo bene che un successo del 5% alle comunali vuol dire portare a casa il 30% alle provinciali del prossimo anno. Non si tratta di una stima per eccesso, ma per difetto. Alle comunali subentrano interessi micropolitici che oscurano l’anelito indipendentista. Adesso abbiamo un anno per lavorare sistematicamente e metodicamente il territorio. Le regionali fra due anni ci daranno la maggioranza assoluta e spianeranno il percorso verso l’indipendenza.
Che cosa dìre della disfatta di Verona? Gli elettori hanno punito la decisione di non permettere alla lista di Pizzati di correre, ed hanno penalizzato il gruppo di Guadagnin. Lo 0.2% parla da sè, non solo è pietoso ma supera il ridicolo, e la dice lunga sulle capacità dei golpisti del Viest. La candidata non era certo un fiore di bellezza e neppure preparata, ma non è tutta colpa sua. Questa poveraccia è stata mandata allo sbaraglio ed avrebbe preso più voti se avesse pagato agli ubriaconi di Verona una bicchierata la sera prima del voto.
Le colpe sono molte:
-l’impreparazione del clan Riondato
-la scarsa conoscenza del territorio
-la mancanza di idee
-l’evidente simpatia e supporto alla lega nord
-la mancanza di leaders, di gente preparata e credibile
-il conportamento immorale politico d’autunno
-avere un segretario di bassa caratura, ed evidentemente caregaro anche agli occhi dell’elettore sprovveduto
-le cretinate che spesso i capetti dicono e che indicano che si tratta di un gruppetto lobbistico e anacronistico privo di idee e poco trasparente
-la gestione nazifascista del gruppo simile ad una loggia massonica dove in soli 5 comandano
-le troppe infiltrazioni udc, lega, liga
-l’autosputtanamento mediatico dove per cercare di diffamare il gruppo antagonista ci si è sputati addosso, questi furboni diretti da Riondato hanno spiattellato le zecche ai giornali italiani e si sono autosputtanati. Che se lo tengano il simbolo, è come portarsi dietro un sacco di grano bucato. Questi fessi hanno capito tutto di consenso, complimenti.
E’ interessante invece il risultato di Sandrigo in provincia di Vicenza, perchè stranamente i golpisti hanno porttao a casa una media di vòto non sua. Perchè?
Semplice, il gruppo di Pizzati, di Panto, di Busato, della Bellon, hanno fatto un lavoro egregio sul territorio, hanno convinto le persone, hanno parlato casa per casa e come i golpisti appeso volantini sulle auto e nelle cassette della posta come fanno i Bangladexi che distribuiscono la pubblicità. La gente ne ha pieni i coglioni del volantino sulla cassetta della posta, la gente vuole vedervi negli occhi, la gente vuole sentirvi parlare convinti e coerenti. “Sfortunatamente” la lista di Pizzati non si è presentata e così il frutto del lavoro è stato raccolto dagli sciacalli di Fossò e di Montecchio. Sottolineiamo che il clan Riondato si avvale dei certificatori di altri partiti, perchè sotto sotto lavora per altri partiti.
Fra l’altro da notare che il candidato di Sandrigo ha giocato un basso profilo con una canpagna pubbllicitaria degna di un accozzaglia di cerebrolesi. E’ chiaro, si è cercato di portare via pochi voti al caro amico e alleato della Lega Nord: Roberto Ciambetti. Se si fosse presentato Pizzati, avremmo portato a casa il 15%!
Nelle provincia altre invece, i risultati sono stati chiari ed hanno una sola ed indeleble spiegazione: Pizzati e i suoi sono dei veri leaders con un futuro vincente. Capacità, struttura, volontà, onestà hanno vinto contro la pochezza di individui che il 23 ottobre al Viest si sono smascherati da soli.