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ENEMY, TARGET, CORE, OPTIMIZATION

ENEMY, TARGET, CORE, OPTIMIZATION

 

SashaChild5bw

Quando si inizia una guerra si dà spesso per scontato chi sia il NEMICO. Questo è uno dei maggiori errori che vengono fatti. In modo superficiale si danno per scontate molte cose e si “spara” su OBIETTIVI di poco conto, che spesso hanno proprio la funzione di deviare risorse ed allontanare dal CUORE del sistema che si vuole abbattere.

L’IDENTIFICAZIONE del nemico è quindi un attività estremamente importante che viene fatta attraverso una profonda analisi della situazione; è a questo che servono gli analisti ed una conoscenza a 360 gradi della cultura, dell’economia, dei protagonisti in ogni settore del sistema da combattere.

Una volta identificato il nemico od i nemici, bisogna effettuare una scala di priorità e decidere dove, chi, quando, come attaccare. Ciò che conduce ogni battaglia deve essere il principio di OTTIMIZZAZIONE. E’ un imperativo dell’economia ed anche di quella militare ottenere il massimo risultato attraverso il minor sforzo. Facciamo un esempio semplice. Se prendiamo a martellate una portaerei impiegheremo alcuni milioni di anni per demolirla, se invece diamo una martellata a qualsiasi detonatore all’interno del deposito di munizioni, otterremo la distruzione immediata dell’intera nave.

Nel golpe Rumeno del dicembre del 1989, per quanto roccambolesco, ciò che venne attuato fu:

-eliminare il leader (Ceausescu)

-controllare la tv

-ottenere il consenso dei leader dell’esercito

Queste 3 manovre in sequenza di priorità hanno terminato il regime del dittatore Ceausescu che per decenni aveva tenuto l’intero stato in una condizione di schiavitù e terrore. La prima azione, quella di eliminare il dittatore e farlo in modo plateale era necessaria a distruggere il mito, senso di rispetto e paura che incuteva la sua figura, si trattava di demolire l’immagine. Il mezzo tv in questo caso era indispensabile, perchè diventava il mezzo per controllare e guidare l’opinione pubblica. Con la tv si dissuadevano i fedeli a Ceausescu dimostrando loro che il loro leader era stato ucciso. Per questa ragione il sommario processo al dittatore e la sua esecuzione venivano ossessivamente ripetute in tv intercalate da programmi musicali (mtv) occidentali. Il messaggio che si trasmetteva era: “Abbiamo ucciso il capo cattivo, adesso godetevi la vita”. Il consenso dell’esercito serviva perchè, Ceausescu aveva una guardia fedele, una sorta di guardia pretoriana sotto il nome di “securisti”. I più fedeli dovevano essere combattuti con armi pesanti e dall’esercito, e per questo per alcuni giorni vi furono degli scontri fra Securisti ed esercito.

Identificare i punti deboli e importanti per distruggere il nemico è un’operazione essenziale nell’arte della guerra.

dal libro “La Guerra dei memi” di Raffaele Serafini

 

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