I CENTRI COMMERCIALI ED IL RICICLAGGIO IN VENETO

Fino a qualche anno fa, tutto il meridione riciclava il denaro attraverso le attività immobiliari e l’arredo. Tutto il denaro frutto di spaccio, di estorsione, di prostituzione, di attività di qualsiasi genere (anche legali) finiva per essere reciclato nel settore delle costruzioni ed arredo. Tutto ciò è ben noto alle autorità e a coloro che in divisa hanno cooperato, taciuto ed ipocritamente accusato sempre il famigerato Veneto di essere l’unico a fare “nero”.

Con la crisi lo stato italiano si trova alla canna del gas, non ha abbastanza soldi per garantire il privilegio ed è quindi assatanato a cercare soldi. In questa sua ricerca, mica va a toccare gli amici di mafia, ndrangheta e camorra, ma continua a massacrare gli imprenditori Veneti a succhiare il loro sangue e portarli all’esasperazione. La distruzione del tessuto economico reale Veneto è un opera di smantellamneto premeditata.

Con la stessa solerzia, questi ceffi in divisa e cravatta, fanno finta di non capire o vedere che la nascita abnorme di centri commerciali è la nuova trovata delle organizzazioni del meridione, per reciclare denaro. Il blocco di tutto il settore immobiliare ha spinto le mafie ad inventarsi di pulire denaro attraverso le attività commerciali nel Veneto, in quel luogo dove la gente ha soldi veri. Con la fine della speculazione edilizia è iniziata in modo massiccio la costruzione di centri commerciali dove le mafie puntano a pagarsi i costi attraverso l’affitto delle botteghe accessorie ed invece reciclano a manetta il denaro gestendo il settore alimentare e dei vestiti. Il settore alimentare e del vestiario sono una miniera del reciclo perchè l’acquisto viene rinnovato quotidianamente, quindi pulire denaro attraverso il cibo e vestiti è estremamente efficiente. Anche buona parte delle vendite all’estero nel settore alimentare servono alle mafie a pulire denaro, ecco perchè nella bilancia commerciale si notano queste esportazioni trionfali.

Si giustifica così anche il perché buona parte del personale che finisce per avere il lavoro in questi centri commerciali è meridionale ed ottiene la posizione attraverso reti di amicizia che partono proprio dalle mafie che puliscono il denaro attraverso il settore alimentare e vestiario di questi centri.

Il danno per l’economia Veneta è immenso. Le nostre botteghe chiudono, la nostra economia si trova a non poter competere con chi deve pulire denaro e può permettersi ogni prezzo, ogni follia o paradosso economico. Quando si puliscono soldi il prezzo ha un’altra funzione. I nostri imprenditori Veneti chiudono e per loro non c’è neppure la disoccupazione.

Ripetiamo ed insistiamo, le autorità sanno e fanno finta di non vedere, molti sono collusi ad altri fa comodo perchè in questo modo si smantella il tessuto sociale e politico Veneto. Un Veneto pieno di meridionali, pieno di nigeriani, pieno di marocchini e moschee, è un Veneto che non alzerà più la testa e potrà essere definitivamente conquistato, non importa a che prezzo, l’importante e mettere a tacere la voce del dissenso.