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I GIORNALISTI ITALIANI: PENNIVENDOLI DEL REGIME

Posted on Gen 17, 2014

Volete un esempio che corrobori il titolo?

Accendete la tv, guardatevi un qualsiasi telegiornale pubblico, vedrete che si parla o appare l’immagine di Renzi, almeno in 3 servizi differenti all’interno dello stesso telegiornale. Neppure in Nord Korea si assiste a queste opere di propaganda e brainwashing. Lo stesso avviene sui giornali cartaceei dove Renzi appare protagonista delle prime pagine con foto e nome. Lo stesso avviene alla radio dove il suo nome è il più frequentemente nominato fino alla nausea. Queste messinscene propagandistiche avvengono ricorsivamente con l’uomo che si vuole far votare dal popolo caprone. Il reiterare nome e foto porterà molti voti.

Tutto ciò viene fatto con il denaro pubblico estorto alla popolazione, viene fatto violando qualsiasi imparzialità, viene fatto in modo subliminale o adoperando affiancamenti. Viene fatto da giornalisti accreditati di quelli che hanno il tesserino.

Non abbiamo assistito finora ad alcuna protesta dell’ordine dei giornalisti, nessuna voce di dissenso dell’ordine. Ne deduciamo che i giornalisti acreditati (solo nelle dittature ci vuole il tesserino per fare il giornalista) sono una accozzaglia di buoni a niente che tradiscono la libertà di informazione.

Vi alleghiamo i nomi e cognomi di alcuni di questi pennivendoli e direttori affinchè siate sicuri di non sbagliare. Oscurate pure anche questo blog almeno il popolo vedrà un buco, un piccolo buco dove c’era la verità.

giornalisti pennivendoli servizio pubblico italiani propaganda disinformazione

Daniele Abbattista

Claudio Marinelli

Andrea Donato

Carlotta Tedeschi

Paola Bonanni

Sara Piselli

Paolo Cremonesi

Francesco Fantasia

Francesca Rinaldi

Maurelia Carafa

Simona Grossi