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Indipendenza!

I VECCHI CI RUBANO LA VITA

I VECCHI CI RUBANO LA VITA


È sempre più dura quando cerchi lavoro ti trovi sempre un vecchio che te lo porta vìa, un vecchio pensionato che da 20 o 30 anni si gode la pensione ed in più lavora. Sfido io a fare concorrenza a chi ha il vitalizio, sfido io a fare concorrenza ad uno che ha 20 anni di esperienza e di contatti. Un vecchio pensionato può anche lavorare a sottocosto, tanto lui ha il vitalizio che io sarei costretto a pagargli.

Il mio amico architetto è uscito qualche anno fa dall’università ed è disoccupato, ma in compenso suo padre professore in pensione da quando ne aveva 42, esercita come geometra e porta a casa un bello stipendio. Quest’anno speravo di lavorare almeno come bracciante agricolo, speravo mi prendessero a potare i vigneti, ma poi ho saputo che in quel settore lavorano tutti gli infermieri in pensione, quelli che da 30 anni prendono la pensione. Per loro la paga oraria è trattabile, tanto portano a casa 1000 euro al mese a vita. Loro addirittura non hanno figli da allevare da manadre a scuola come noi “giovani”, loro pensano solo a divertirsi a fare feste. Molti di questi li vedi davanti ai bar seduti a dire che loro hanno lavorato tutta una vita e che noi giovani siamo degli sfaticati, in questo modo giustificano la loro posizione privilegiata. Ho quattro soldi in tasca, giusto per comperare il pane, me li passa mio padre un carabiniere in pensione di quelli andati all’eta di 38 anni. Fortuna che c’è lui che ha il vitalizio. Dal fornaio mi serve il mio ex professore di musica, adesso è vecchio, andò in pensione a 37 anni di età, adesso ne ha quasi 70, e ha sempre lavorato, ha sempre portato via lavoro a noi che eravamo suoi studenti, e ha sempre preso quel vitalizio che noi gli dobbiamo pagare. Ricordo persino il suo ultimo giorno di scuola quando ci salutò dicendo: “tò me ne vàdo in pensione”. Ero un bambino ma capivo dove saremmo arrivati e che ipoteca mettevano sulle nostre giovani vite.

Quando cammino per le strade del paese, li vedo tutti belli felici, sicuri della loro certezza, della loro pensione che a sentir loro si sono guadagnati. Io sono giovane, sono un perdente, sono un reietto, io sono ai margini di questo mondo dominato dai vecchi privilegiati, dominato dagli statali che mai hanno pagato per i loro sbagli e per le loro inefficienze. Quella pensione è stato il biglietto del consenso quel bavaglio che li ha tenuti buoni per decenni e non gli ha mai fatto dubitare che qualcosa non funzionasse. Il mondo fiabesco in cui vivono si riassume nella risposta che questi parassiti ti danno quando ai banchetti politici chiedi loro una firma per cambiare le cose. Ti rispondono: “a me non interessa la politica, io sono a posto io sono in pensione”. Ecco che cosa è quella pensione, un vero e proprio anestetico che noi siamo costretti a pagare. Pensioni, vitalizi, reversibili, accompagnatorie, questi vecchi hanno tutto. Nel resto d’Europa danno l’accompagnatoria ai bambini e alle madri che li crescono, qui li danno ai morituri. ma che cazzo di società vogliono? Quanto può durare?

E’ tutto così paradossale, noi giovani non troviamo lavoro perche ce lo prendono quei vecchi cui noi dobbiamo pagare anche il vitalizio. Loro hanno tutto perchè costava poco, perchè potevano fare un mutuo senza garanzie, perchè ripagavano i debiti in pochi anni. Loro facevano tutto il nero che volevano, loro avevano lavoro all’infinito, loro non avevano normative da rispettare. Loro non avevano bisogno di certificazioni, bastava lavorare.

Guardate l’età di chi è al potere in politica. Un presidente da centro geriatrico, ministri fra 60 e 70 anni!

E la bassa bassa manovalanza? Per quello non ci sono problemi, non trovi lavoro neanche a pulire le strade, perchè per quello sfornano i permessi di soggiorno come stampare soldi. Milioni di persone sono senza i mezzi per sopravvivere, e questi continuano a stampare permessi a chi non ha diritti politici a chi non protesterà a chi non chiederà mai di cambiare, proprio perchè arriva da un luogo peggiore. E così viene anestetizzato anche il dissenso, noi giovani autoctoni diventiamo specie in via d’estinzione, mentre i nostri vecchi si integrano godendo il vitalizio con le badanti dell’est.

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3 Comments

  1. In parte hai ragione ma non del tutto. Secondo me c’è una grande acquiescenza anche fra i giovani. Nessuno protesta nessuno lotta,non si tenta nemmeno di agire con forme di protesta che sarebbero facili da attuare come uno sciopero degli acquisti (fatto sul serio però) o manifestazioni. 40 anni fa la gente lottava, scioperava, scendeva in piazza subito, appena si toccavano i suoi diritti adesso no. Conosci il testo di quella canzone che dice :Tu ti lamenti ma che ti lamenti? Piglia lu bastone e tira fora li denti. ?

  2. Hai in parte ragione, dall’altra no. Esiste malcontento, ma lo percepisci poco perchè ci hanno immerso nel mare mediatico di massa e non ci fanno vedere la raltà. In tv alla radio sui giornali, tutto va bene o almeno nessuno mette in dubbio i veri fondamenti di questa situazione.
    Nessuno dice che esistono 20 milioni di pensionati con 35 milioni di pensioni e che noi giovani stiamo pagando queste epnsioni, questi privilegi, stiamo pagando centinaia di migliaia di stipendi ad assessori, sindaci, amministratori pubblici. nessuno mette in discussione 150 mila carabinieri completamente inutili e fuor di posto. nessuno dice tagliamo l’esercito e le spese militari.
    I media ti dicono paga l’imu, paga le tasse….. ma nessun media dice di toccare i fondamenti. L’alternativa è costruire reti orrizzontali o verticali alternative. Ad esempio questo giornale raccogli centinaia di visitatori giornalieri e assieme ad altre migliaia di voci fa trend. Questa e la rete alternativa ai media di regime che ci idiotizzano.
    bye

  3. Il vero problema è che non esiste un sindacato che difende i disoccupati… In agricoltura i pensionati portano via il lavoro grazie a quei voucher di merda…

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