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IL CARCERE: STRUMENTO DI MINACCIA E RITORSIONE

IL CARCERE: STRUMENTO DI MINACCIA E RITORSIONE


La legge dello stato italiano e con esso anche quella di tutti gli stati “civili”, recita che il carcere ha la funzione di allontanare dalla società i soggetti pericolosi e di aiutare a reintegrarli.

La verità invece è ben altra. Il carcere ha una funzione terrorizzante, e per comprenderlo basta chiedere allo stupido della strada del perchè pàga le tasse; egli vi risponderà immancabilmente che lo fa perché altrimenti lo mettono in prigione. Il carcere ha lo scopo di terrorizzare, e quindi in modo paradossale esercita una funzione di minaccia contro gli individui. Minacciare è un reato penale per cui si viene messi in prigione! Non a caso gli omicidi e pestaggi dentro le prigioni dello stato italiano sono un male cronico, giornaliero. le guardie carcerarie pestano quotidianamente i carcerati, li seviziano, li intimidiscono, li torturano, e qualche volta uccidono. I magistrati, che sono quasi tutti corrotti e compiacenti avvallano, nascondono, archiviano. Ma i giornali stranamente riportano affinche tutti conoscano che in prigione si muore. La funzione è chiara: “tener vivo e presente il terrore, affinche i sudditi terrorizzati non pensino mai a ribellarsi”.

Che senso ha mettere un Tanzi (scandalo Parmalat) in prigione? Tutti lo conoscono e non gli affiderebbero neppure un centesimo. E’ chiaro che il carcere ha una funzione vendicativa, una vera e propria ritorsione. Per mettere in evidenza l’assurdità a cui porta tutto il sistema giuridico e l’istituzione carceraria, facciamo l’esempio di uno che non paga i suoi debiti intenzionalmente, il creditore per ritorsione lo minaccierà ed anche picchierà; ecco, il creditore verrà messo in prigione come ritorsione di ciò che ha fatto, mentre il debitore difficilmente finirà in prigione, a meno che non faccia un buco come Tanzi. Pertanto, ne viene chiaro che il carcere in modo paradossale ha scopo di ritorsione (crimine per le stesse leggi di chi ha costruito il carcere).

In conclusione, il carcere ha due funzioni: terrorizzare e vendicare, tutt’altro che educare o reintegrare.

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