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IL LAVORO SOMMERSO PRIMA DELLA FAME

IL LAVORO SOMMERSO PRIMA DELLA FAME


Ecco di nuovo la manovra propagandistica per criminalizzare chi lavora in nero. Ancora una stretta per tassare il 17% dell’economia considerata sommersa.

Non neghiamo i dati, anzi, sono di sicuro più alti.

Ma invece diciamo che il nero rappresenta l’ultima fonte di sopravvvenza di chi è costretto a nascondersi per guadagnarsi il pane. Vogliamo tassare i miserabili? Vogliamo rubare loro anche l’ultimo pezzo di pane?

Toccare il nero vuol dire accendere la miccia della rivolta.

Spieghiamoci meglio.

Chi lavora in nero, lo fa perché non potrebbe sostenersi lavorando alla luce del sole perchè costa troppo lavorare secondo le regole che ha fatto lo stato italiano. Quindi è criminale chi fa le regole sul lavoro e obbliga la popolazione a nascondersi. I politici non hanno bisogno di fare nero, loro sono pagati anche quando dormono!

Ma non è finita, questa massa di economia sommersa, se non vi fosse il nero, sarebbe alla fame, e nello stato italiano non esistono servizi, non esistono forme di assistenza a chi è nella miseria.

E’ questo il grande paradosso dello stato italiano:

-la tassazione pi alta al mondo fino all’inverosimile

-zero servizi e solo ostacoli per chi lavora e vuole fare

-il lavoro nero è il mezzo a cui si viene ridotti per sopravvivere

Adesso qualcuno dovrebbe spiegare ai criminali di deputati e senatori, che cosa vogliono: che la gente non lavori e muoia di fame? Quando il lavoro nero diventa l’unico mezzo di sopravvivenza è giusto e doveroso applicarlo e va rispettato.

Ma lo sapete che se in Sicilia e tutto il meridione non ci fosse il nero, i prezzi schizzerebbero su del doppio? sarebbe la fame, chiuderebbero tutti e inizierebbero le rivolte per fame. Ma lo sapete che quel 5% di nero che ormai fanno le nostre aziende Venete, rappresenta l’unica forma di sopravvvivenza?

Il nero, il lavoro sommerso è la vera polveriera che il governo sta accendendo alla ricerca disperata di denaro da saccheggiare. Ai senatori e deputati non interessa il futuro, loro sono li per rubare ancora di più perché sanno che per loro non c’è domani.

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