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IL VALORE DELLE COSE: NUMERI E PERCEZIONE, MISURE E PREGIUDIZIO

IL VALORE DELLE COSE: NUMERI E PERCEZIONE, MISURE E PREGIUDIZIO

La realtà è ciò che noi percepiamo, è cio che attraverso i sensi arriva a noi e viene elaborato secondo il nostro modo di interpretarli. Pertanto ciò che noi percepiamo può essere molto diverso da ciò che è reale.

Un esempio? Degli esempi! Guardate le figure, si tratta di immagini e disegni distorti che fanno percepire delle cose che non sono. E’ sufficiente conoscere il modo di interpretare le immagini, le linee, i colori, come la nostra mente funziona, e il gioco è fatto. Si può costruire un mondo falso ma interpretabile dai nostri sensi come vero, anche perché il più delle volte non approfondiamo ma diamo giudizi molto sommari, superficiali fatti sulle precedenti esperienze e non su dati scientifici.

Pertanto il valore che noi diamo al mondo, le valutazioni, le interpretazioni, non sono necessariamente la realtà, ma un’interpretazione grossolana di essa filtrata dai sensi. Noi vediamo i colori perchè i nostri occhi interpretano alcune lunghezze d’onda di luce trasformandole nella nostra mente in colori.

Venendo adesso al valore che noi diamo alle cose, è importante distinguere tra valore numerico, esprimibile in termini matematici o fisici, e valore “pregiudizievole”.

Veniamo al vivere quotidiano e facciamo un esempio:

Se chiedete ad un cittadino nord Coreano o ad un carabiniere imbottito di nazionalismo italiano fanatico, vi diranno che lo stato di cui sono cittadini è in assoluto il più forte… Se invece facciamo uno studio numerico sulla forza militare, ci accorgiamo che entrambi questi stati sono parecchio ritardati. L’interpretazone, il valore non viene quantificato numericamente, ma trasformato secondo il pregiudizio in cui veniamo educati a vivere. Noi esseri umani non abbiamo una mente matematica, e siamo perennemente vittime dei nostri pregiudizi e limiti. Lo stesso discorso lo potremmo fare quando uno stato sta per fallire. I cittadini di quello stato, fino all’ultimo credono alle panzane che i loro giornali e teologi raccontano loro, e finiscono coll’investire nei campi peggiori ove perderanno tutto assieme alla fallimento e disintegrazione dello stato di cui sono vittime e cittadini.

Per le religioni è la stessa cosa. Una mente matematica, una mente abituata ad adottare il metodo scientifico, molto difficilmente crederà alle panzane delle religioni. Ma allora perchè le religioni continuano ad esistere? Le religioni continuano ad esistere perché la nostra mente è predisposta ad interpretare il mondo in modo pregiudizievole ben oltre ogni ragionevolezza. Questo è più evidente in quelle menti con bassa eduazione scientifica e matematica. Ecco perchè miliardi di persone credono ai miracoli e alle fate. Ecco perchè in modo quasi ciclico si ripetono genocidi, etnocidi, guerre idiote, crolli economici…..Ecco perchè i sistemi scolastici dove si allevano polli (italia in prima fila) fanno molta letteratura, molta storia, molta religione, molta arte…. e poca matematica, poca biologia, poca fisica. Un cittadino che sa contare crede di più ai fatti e si riempie meno la bocca di parole come : patria, sacri confini, integrità nazionale, sacrificio.

Noi esseri umani diamo valori alle cose per ciò che crediamo esse siano e non perchè le misuriamo.

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