INDIPENDENZA VENETA NON ENTRERÀ NEL PARLAMENTO ROMANO

In molti chiedono se Indipendenza Veneta parteciperà alle elezioni nazionali.

La risposta è ovvia e strascontata.

Nessun politico di Indipendenza Veneta andrà mai a Roma, neppure fisicamente. Ciò è chiaro a tutti. Il giorno dell’indipendenza accoglieremo le autorità e rappresentanti italiani per trattare una sola cosa: “il risarcimento danni di 146 anni di colonnizazione”.

Ora, non mandare rappresentanti a Roma ha ancora un significato ambiguo, può infatti voler dire:

a)Presentare comunque il simbolo alle urne, cioè iscrivere il partito, ma anche se eletti non partecipare ad alcuna funzione a Roma

In questo caso, si porterebbero via voti ad altri partiti e si attuerebbe da deterrenti, oltre a dare visibilità al nostro simbolo ed idea. Si tratterebbe di iscrivere il partito solo a fini di visibilità.

b)Non presentare alcun simbolo e alcuna lista. In questo caso si potrebbe agire in due modi:

-fare propaganda per la causa del referendum e per l’idea indipendentista pubblicizzando che non ci si presenta sul palcoscenico italiano perchè come si ripete da mesi: “è inutile giocare a casa loro”. Mentre gli altri cercano voti, noi costruiamo il referendum.

-ignorare completamente l’evento elettorale e continuare per la nostra strada.

Queste sono le opzioni che il consiglio direttivo discuterà.

Noi non siamo strateghi, non sappiamo cosa è meglio, vogliamo solo vincere la guerra, che vuol dire: liberarsi, prendersi l’indipendenza. Per noi l’italia è uno stato straniero, invasore, oppressore, traditore, vigliacco che nulla mai darà se non costretto. Storicamente, ed è dimostrato, nessun popolo ha mai fatto la propria nazione all’interno di un parlamento dello stato colonnizzante.

Sappiamo anche un’altra cosa: “Chi rappresenta i veneti non deve essere un vanaglorioso, non deve essere ricattabile, non deve temere per la sua vita. Siamo in guerra, chi combatte non accetta lusinghe e non si fa corrompere, ma lotta fino alla fine e per la vittoria. Solo costui e costoro sono degni di rappresentarci”.