INTEGRAZIONE O DISINTEGRAZIONE

Come si veste un etnocidio facendolo passare per un operazione umanitaria e civile, stiamo parlando della globalizzazione forzata dell’importazione massiccia di Africani e Asiatici in Europa. Tutti possono vedere la situazione nella quale il nostro Veneto giace sempre più. Lo stato italiano, ben pagato dall’Europa, importa milioni di africani e asiatici, in molti casi gente senza istruzione, disperati senza alcuna voglia o capacità di fare. Parliamo non di bambini, ma di persone già formate nella cultura di origine, dove la parola integrazione diventa utopia. La maggior parte di queste persone finiscono per accattonare, per mendicare, per delinquere, per vivere di assistenza. La maggior parte di questa gente viene da culture così diverse che a noi crea solo parassitismo nel settore economico, frustrazione e rabbia su quello morale.
Non è un discorso razziale come la superficiale cultura pseudofilantropica vuol far credere, la quale epiteta di razzista chiunque non si schieri con il buonismo assurdo ed autodistruttivo. Il problema è culturale. Le prove?
Quanti africani fanno vera impresa? Quanti africani sono solo capaci a fare le più puerili attività di commercio? Quale contributo intelletuale, politico ed artistico questi immigrati africani danno alla nostra cultura? Quanti di loro e con quali requisiti possono lavorare nelle nostre infrastrutture? Che concetto dei diritti civili ed umani hanno persone che sono cresciute in luoghi dove la vita umana ha valore pressoche 0? Dove la tortura e brutalizzazione sono la regola? Quale politica femminile ci si può aspettare da uomini che vengono da luoghi dove lo stupro e l’infibulazione sono il pane quotidiano?
Ripetiamo, stanno arrivando milioni di persone di questo tipo, non intelletuali, non ricercatori, non professori, ma disperati già formati culturalmente nella cultura di origine che è molto diversa dalla nostra e che tende a parassitare e violare i diritti altrui.
Se tutto ciò non è ancora evidente, è solo perchè questi immigrati non hanno il potere.
Il modello per un Veneto moderno e civile è quello di avere immigrati da tutto il mondo e specialmente quelli con cultura e valori simili ai nostri, e no solo africani ed asiatici. Vogliamo Svedesi, Russi, Giapponesi, e vogliamo gente con un istruzione, vogliamo studenti, vogliamo ricercatori, vogliamo artisti, vogliamo gente che arricchisce noi e la nostra terra e che ci farà crescere assieme a loro.