IRREVERSIBILITÀ ED INELUTTABILITÀ DELL’INDIPENDENTISMO

Chi abbraccia l’indipendentismo, chi arriva a capire che l’indipendentismo, e cioè lo smantellamento dei vecchi stati ottocenteschi prolungati dai patti tenutisi negli anni 40 del secolo passato, è l’unica via percorribile da tutti i punti di vista, non torna più indietro. Non si tratta più di un opzione, si tratta di una scelta obbligata, si tratta di scegliere fra la distruzione dell’Europa e dei Popoli Europei, delle loro cuture, delle loro lingue, della loro storia, identità, economia e spirito di ricerca e conoscenza, oppure la lotta per entità Geopolitiche efficienti rispettose delle identità contro un modello totalizzante che porta all’appiattimento ed idiotizzazione dell’umanità al fine di favorire una classe di privilegiati che gestiscono e vendono prodotti industrializzati di massa e puntando ad una cultura che favorisca l’acquisto stardardizzato.

Non c’è via di ritorno per chi arriva all’indipendentismo. L’indipendentismo è per tutta la vita, chi diventa indipendentista non torna più indietro perchè i memi di questa ideologia sono più forti, sottendono ad idee e corrispettivi molto più potenti delle ideologie nazionaliste dei 2 secoli passati. È come se ci trovassimo difronte un dinosauro ed un mammifero all’inizio di un’era glaciale. Il piccolo mammifero che può mantenere la temperatura corporea costante senza bisogno di stare al sole, vince la sfida.

Ecco perchè l’indipendentismo è travolgente ed ineluttabile. L’Italia e non solo è finità, anzi l’acelerazione del processo di smantellamento dello stato italiano e della sua classe di parassiti immorali può solo fare del bene.