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Indipendenza!

ISRAELE HA IL DIRITTO E DOVERE DI DIFENDERSI

ISRAELE HA IL DIRITTO E DOVERE DI DIFENDERSI


Siamo al fianco dello Stato d’Israele di fronte ai continui attacchi che la canaglia nazi-islamista sta effettuando ormai da mesi nei confronti della Popolazione che vive nel sud di Israele.

Ammonta a oltre 200 il numero dei razzi lanciati soltanto da sabato dalla Striscia di Gaza verso lo stato d’Israele, oltre 800 dall’inizio di quest’anno. Città fantasma, questo sono i centri abitati nel sud del Paese, dove il suono della sirena, che segnala l’arrivo dei razzi, regola le giornate degli abitanti. Dal momento in cui si attiva la sirena che lancia l’allarme, è meno di un minuto (tra 15 e 45 secondi in base alla distanza dal confine con la Striscia di Gaza), il tempo a disposizione per la popolazione per trovare riparo nei rifugi e mettere in salvo la propria vita. È questa la situazione che ha spinto il governo Israeliano ad intervenire per difendere il proprio Popolo e a rendere operativa l’operazione “Amud Ashan”, colonna di fumo.

Lo Stato d’Israele ha il diritto di difendere il proprio Popolo in ogni parte del mondo esso si trovi, rendendo inoffensive tutte le organizzazioni e gli stati che le sostengono. Chiunque metta in discussione il diritto all’autodifesa dello Stato d’Israele è oggettivamente complice del nazi-islamismo e corresponsabile di tutte le morti causate dal terrorismo.

I se, i ma e tutti i distinguo dei cosiddetti benpensanti e pacifinti sono solo scuse per giustificare il proprio antisemitismo/antisionismo.

Noi della redazione diamo tutto il nostro appoggio e solidarietà allo Stato d’Israele e siamo coscienti che alla sopravvivenza d’Israele con Gerusalemme capitale è legata la stessa sopravvivenza dell’occidente e con esso del mondo in cui viviamo. L’alternativa per tutte le persone di buon senso è chiara: la sopravvivenza di Israele all’interno di confini stabili e sicuri o la caduta nell’oscurantismo nazi-islamico per tutto il mondo libero. Dobbiamo mobilitarci in tal senso per affermare che un mondo libero e democratico non può esistere a prescindere da Israele.

 

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6 Comments

  1. Sono d’accordo al 100%. Di solito, nei confronti di un conflitto tra A e B, si può essere dalla parte di A, dalla parte di B o essere neutrali. Solo gli italiani riescono ad essere solidali con A, solidali con B e, di fatto non spendere un centesimo ne per A ne per B. l’ipocrisia italiana é una vergona di cui non voglio sentirmi parte. Noi siamo amici degli ebrei ed alleati di Israele, non dovremo dimenticarcelo e, soprattutto, non dovremo spendere la nostra pità per dei fanatici terroristi. Altro che poveri palestinesi …

    Walter Florio

  2. La guerra non piace a nessuno e i bambini che muoiono fanno sempre compassione, perché muoiono ignari di ciò che accade attorno a loro, non sono consapevoli nè tantomeno responsabili della guerra che li uccide. Tutti coloro che sono sani di mente auspicano un futuro di pace nel mondo. Ma la pace non c’é, di guerre ce ne sono tante e, tra le tante, una é particolarmente odiosa: quella cominciata da terroristi e fanatici alimentati solo da un odio atavico, capaci di posizionare donne e bambini del loro popolo sopra a depositi di missili, in modo tale che se quei depositi saranno distrutti per lo meno potranno dire che il loro nemico é un assassino che uccide donne e bambini. Mi domando, ed é una domanda sconveniente ed antipatica, cosa farei se quei missili fossero puntati sulla mia testa? Aspetterei che il buon cuore del mio nemico faccia spostare donne e bambini dal suo arsenale?
    La guerra é brutta, sporca e cattiva. Di peggio c’é solo PERDERLA.

  3. Sono in disaccordo.
    Senza cadere in ingenue e manichee esaltazioni dei palestinesi, di Hamas, ecc. (lasciamo perdere il Quisling Abu Mazen, uno dei peggiori figuri di quella zona), diciamo apertamente che gli ebrei (non trinceriamoci sempre dietro il termine israeliani, ogni tanto diciamo pane al pane) sono i nuovi razzisti, massacratori e disprezzatori dei diritti e dell’umanità di chi non ha la loro religione e la loro cultura. Sono comunque dei persecutori, dei negatori della dignità altrui. Vedono solo loro stessi, tutti gli altri sono “inferiori”. Un simile atteggiamento è moralmente indegno e da esecrare senza tante esitazioni. Io sono per la perfetta eguaglianza di ogni essere umano. Basta inganni, non accetto più i prepotenti di un qualsiasi tipo! Loro si trincerano dietro un martirio (che io continuo coerentemente a condannare) per martirizzare altri, che hanno gli stessi diritti loro e cui loro usurpano la terra. Loro non rispettano nessuno che non abbia le stesse loro idee, la loro ideologia, la loro sprezzante visione del “mondo degli altri”. E loro uccidono a decine e centinaia gli “impuri”. Applicano pur sempre la stessa legge del taglione: 100 nemici (a volte 1000) per ognuno di loro. E vogliono rispetto? Ma nemmeno per sogno! Devono conquistarselo, eliminando i loro dirigenti assassini, il loro Mossad addetto alla criminalità pura!! Allora fiorirà nuovamente la mia simpatia e mi schiererò senza un minimo di remore al loro fianco contro chiunque voglia eliminarli o disperderli. Sarò allora con loro, sempre!
    Saluti

    • Mi domando su quali fatti concreti si basi la convinzione di alcuni che gli ebrei siano razzisti, prepotenti ed esterofobi. A parte il fatto che rispondono al fuoco con il fuoco (cosa che condivido) non mi sembra che abbiano attaccato nessun paese, non mi risulta che abbiano rapito cittadini di altre nazioni (cosa che, invece, fanno regolarmente in paesi come la Cina e l’India, ma dei marò italiani imprigionati ingiustamente non se ne parla più), per non parlare di paesi arabi, dove se per errore od ignoranza offendi le loro divinità o trasgredisci ai loro tabù ti prendono a frustate e ti sbattono in qualche galera ad ubicazione sconosciuta. Basandoci sui fatti, piuttosto che su suggestioni o auto-suggestioni da ultrà di serie C, mi sembra piuttosto che gli ebrei siano un popolo laborioso e travagliato, con una cultura millenaria che viene spesso mal giudicata senza essere conosciuta e capita da chi si sente in dovere e diritto di giudicarli. Io non sono ebreo, ma ho il massimo rispetto per un popolo che, quando in questo paese vigeva la legge del taglione, aveva già elaborato una Giurisprudenza che comprendeva tre livelli di giudizio (come, almeno in teoria, dovrebbe essere la nostra attuale in Italia, se non ci avessero messo in mezzo i giudici di pace, che dirigono in modo salomonico le vicende inerenti alle varie mafie comunali e provinciali). Quando in questo paese c’era la legge “dell’occhio per occhio” (che corrisponde al taglio della mano per i ladri, in diversi attuali paesi dove vige la legge dell’islam), gli ebrei procewssavano anche un toro che aveva sfondato uno steccato e, di solito, se era la prima volta, non lo condannavano.
      Si fa presto a sparare sentenze, più faticoso è osservare, studiare e cercare di capire. Ma non ce l’ho con nessuno, è un retaggio politico-religioso (e, quindi, culturale) che abbiamo ereditato.

      Walter

  4. Alla faccia della democrazia, hai censurato il mio commento.
    Evviva! Non volevi che si sapesse cosa chiedevo ?
    saluti

  5. Mistero,il commento è apparso solamente dopo l’ultimo invio del mio messaggio.
    Saluti

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