ITALIA: UNO STATO PERVERSO

Siamo vittime di un meccanismo perverso per cui la legalità viene affiancata alla giustizia ed alla moralità, per questo la popolazione stenta a capire di essere vittima di un crimine moderno. Chi sta pagando il prezzo più càro sono appunto quelle popolazioni operose ed oneste che pagano sempre tutto e credono nelle istituzioni. La situazione del Veneto è simile a quella della Germania Nazista, in cui la popolazione credeva che la macchina perversa nazista fosse al servizio dell’uomo. La fedeltà alle istituzioni dei tedeschi ha favorito crimini inenarrabili. Oggi lo stato italiano e la sua macchina infernale di politici, di burocrati, di militari, sta compiendo un crimine di massa sulla popolazione civile, e lo fa al pari del nazismo, cercando di coprire l’immoralità con la legalità. La popolazione è vittima di questa macchina inarrestabile di perversione, di questa macchina brutalizzante che viola i diritti fondamentali dell’uomo. Esiste un solo modo di cambiare questa situazione: soverchiare le istituzioni criminali e le persone che le controllano o che le servono, perchè costoro sono parte del crimine. Come capire chi è parte del crimine all’interno dello stato? E’ semplicissimo, la scala di criminalità è direttamente proporzionale alla sommatoria dei privilegi accumulati, degli stipendi, delle cariche all’interno della politica, delle banche, delle associazioni di categoria, delle aziende di stato e parastatali, delle aziende di servizi private, che attraverso gli appalti statali e gli affidamenti privatizzano i profitti e socializzano i costi, dalle strade alla sanità, alla telefonia, all’energia, alla finanza.

Il Veneto sta pagando il prezzo più alto con la distruzione della piccola e media impresa e con la distruzione del tessuto socioculturale ed un etnocidio che dura da 150 anni.