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Indipendenza!

LA BORGHESIA VENETA E I LUMI DELL’INDIPENDENTISMO VENETO

LA BORGHESIA VENETA E I LUMI DELL’INDIPENDENTISMO VENETO

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Chi fa le rivoluzioni? Le dottrine populiste amano immaginare che le rivoluzioni le fa il popolo, amano reiterare questo concetto di democrazia estesa anche nell’atto eversivo della rivoluzione. Purtroppo queste analisi peccano di pregiudizi e deviano. Il popolo è schiavo altrimenti non sarebbe popolo. Sono sempre un piccolo gruppo di intellettuali a far scaturire e tener viva la scintilla dell’eversione, sono costoro a creare le basi ideologiche che poi viralmente si trasmetteranno a quella classe sociale alfabetizzata (proporzionalmente al periodo storico) che va sotto il nome di borghesia.

La rivoluzione francese, quella americana, quella cubana, quella russa…. dimostrano come un piccolo gruppo di intellettuali rivoluzionari (intellighentsia) ben preparati intellettualmente ha formulato precedentemente una serie di “memi” (idee) che hanno costituito la bàse ideologica diffusa ad una classe di persone letterate (borghesi) o che comunque erano al di sopra del livello terra terra del popolo.

Nel caso Veneto, il processo indipendentista, quello vero, quello moderno originatosi fra il 2005 e il 2006 ha tratto i suoi fondamenti ideologici da intellettuali, filosofi, scrittori, professori completamente nuovi, gente moderna con idee travolgenti progressiste, gente che ha viaggiato, gente con padronanza delle nuove tecnologie comunicative, gente che conosce la propria terra da più punti di vista, gente priva di pregiudizi, gente capace di analizzare a fondo i processi che regolano la nostra società e che con la forza della ragione ha messo in inbarazzo i vecchi teologi del venetismo e dell’italianità, smontandone uno ad uno pregiudizi, miti e stereotipi, di cui essi stessi si nutrivano e che giustificavano questo processo di colonizzazione.

Questi intellettuali hanno creato il magma ideologico che nutre ed ha nutrito tutti quei giovani borghesi, diplomati e laureati, gente che ha studiato sui libri e a cui le fiabe nazionali italiane appaiono poco credibili, e che diventano ridicole di fronte alla solidità dei memi creati dagli illuministi dell’indipendenza.

La rivoluzione indipendentista veneta, non poteva diffondersi prima, per una ragione semplicissima: “mancava la borghesia”. Se guardiamo a chi compone l’ossatura dell’indipendentismo veneto di oggi 28 gennaio 2013, ci accorgiamo che sono tutti o quasi giovani e figli di quegli imprenditori che a suo tempo seguirono le buffonate della Lega Nord. La Lega Nord ha fallito proprio perchè mancava non solo la borghesia, ma perchè non aveva neppure quell’intellighentsia necessaria a creare una solida base ideologica. Il progetto Bossiano (se c’è mai stato) non poteva aver successo. Lo spessore ideologico dei suoi fondatori era troppo superficiale, fatto di slogan contadineschi e supportato da una classe di persone di bassa alfabetizzazione, simili per cultura (proporzionalmente al periodo storico) ai proletari e contadini dei secoli passati. In sostanza, la lega Nord è stata diretta da bifolchi e supportata da pecore, ecco perchè ha fallito su tutto.

Metaforicamente il ruolo dell’intellighentsia, il ruolo dei lumi, è quello di creare idee dironpenti che contagino la borghesia, quello della borghesia invece di trasformare il popolo pecorone in leoni e far prendere loro quel minimo di coscienza che permette l’eversione diffusa.

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