LA CARNE DI PESCE COSTA MENO

Il mito che il pesce costa di più è completamente falso, si tratta di una distorsione percettiva. Abbiamo consultato i nostri esperti in zootecnia che ci illustrano le semplici ragioni per cui la carne di pesce costa meno delle carni di bovino, equino, suino e avicole.

Innanzitutto contrariamente agli altri animali trasformatori di proteine ad uso alimentare umano, i pesci hanno il sangue freddo e non consumano energie per mantenere la temperatura corporea a 36 gradi centigradi. Questo già non è poco e ve la dice lunga sul perchè mantenere un mammifero costa più che un pesce.

La seconda cosa importante è che i pesci non si trovano a consumare energia per combattere la forza di gravità poichè galleggiano, mentre i mammiferi ed anche gli uccelli consumano molta energia attraverso i muscoli ed anche per pompare il sangue nelle parti superiori del corpo.

Solo questi due fattori permettono ai pesci una conduzone energetica molto più efficiente dei mammiferi. In termini economici vuol dire che un allevatore di carne da mammifero deve spendere molto di più in alimenti rispetto ad un allevatore di pesci!

Un esempio?

Con le carpe il rapporto cibo peso è di 1 a 1.5. Vuol dire che per ogni kilo pesce si consumano 1.5 kg alimento. Il coefficiente di trasformazione è straordinario! Nei altri casi più fortuiti come quelli in avicoltura e di 1 a 2.5.

Finora abbiamo parlato solo di allevamenti, ma diamo un occhio alla pesca in mare. Quanto costano i pesci che crescono nel mare? I pesci che crescono nel mare sono una risorsa rinnovabile e costano nulla perchè nessuno spende energia o cibo per allevarli. E’ un pò come le piante nei boschi. Ciò che costa sono tutti i processi successivi: pesca, stoccaggio, trattamento, conservazione, distribuzione, vendita dettaglio, ma questi processi valgono anche per le carni degli animali terrestri.

la riproduzione dei pesci è di gran lunga maggiore di quella dei mammiferi. Una Trota, un Salmone producono migliaia di uova contro il misero vitello o l’agnello. In confronto ad un pesce fanno ridere i 10-15 maialini o persino le decine di conigli che una coppia può produrre in un anno.

Da notare che quando comperiamo il pesce, il più delle volte ci danno filetto, privo o quasi di ossa o pelli o scarti di qualsiasi genere.

Inoltre la carne di pesce è quasi priva di grassi nocivi mentre le carni di suino, di cavallo, di ovino sono piene zeppe di grassi dannosi e di ossa, che paghiamo al momento della pesata.

Pertanto quando facciamo i paragoni di prezzo dobbiamo vedere quanto costa un kg di filetto di Merluzzo, di Sardine, di Mackarell.. rispetto ad un kg di filetto di Vitelli, di Cavallo, di Agnello, di Maiale di Pollo…..

Possiamo dire invece che il pesce viene fatto costare di più al dettaglio per altre ragioni di tipo politico, culturale…oppure perchè si cercano di piazzare sul mercato quelle specie che costano di più. Ma si tratta di mode. Ad esempio, si privilegiano le esportazioni perché danno valuta estera. Nella Romania di Ceausescu lo stato esportava carne e ne privava i cittadini, in questo modo portava a casa valuta estera. Sotto dominazione italiana come per tutte le altre attività anche la pesca viene penalizzata di tasse e accise che fanno lievitare i prodotti. Inoltre, i governi pilotano e finanziano la produzione di carni da mammifero e uccello creando dei paradossi e rendendole a volte meno costose di quelle da piscicoltura.

Il pesce in genere, non può costare di più delle altre carni e quanto detto sopra lo dimostra. Perciò mangiare il pesce non è un lusso ma un occasione di risparmio rispetto alle altre carni.