LA GRANDEZZA POLITICA DI ALESSIO MOROSIN

Fin dal suo nascere Indipendenza Veneta si è dichiarata contraria a partecipare alla vita politica italiana. La nostra libertà non si fa a Roma, con Roma non si tratta. La linea dei duri e puri che neppure volevano presentarsi alle elezioni politiche dello stato italiano, fino al gennaio del 2013, era indiscussa. In alcune occasioni solo la voce di Alessio Morosin si pronunciò contraria a questa decisione, che diciamocelo francamente era pregiudiziale. Con insistenza Morosin ha spinto verso una partecipazione politica a questa recente tornata elettorale, e diciamocelo francamente, col il rischio da parte sua di essere isolato ed odiato. Le discussioni ed incontri del gennaio 2013, hanno convinto tutti che la linea Morosin di partecipare alle politiche, era più conveniente di quello che si credeva. Le elezioni politiche sono state una piattaforma straordinaria per farci conoscere, ed hanno infuso un entusiasmo e nuove forze che altrimenti sarebbero state bloccate. L’aver partecipato ha permesso a migliaia di cittadini Veneti di poter votare e conoscere un nuovo movimento, una nuova idea veramente rivoluzionaria.

Indipendentemente dal risultato elettorale, la spinta infusa all’idea indipendentista è stata straordinaria.

La grandezza politica e storica di quest’uomo è da attribuirsi alla caparbietà e pacatezza con cui è riuscito a trasmettere l’idea di partecipare alle elezioni politche del 24 febbraio 2013, senza fratture, ed anzi decuplicando le forze, l’entusiasmo e la visibilità dell’indipendentismo. E ricordiamolo, costui ci è riuscito da solo e contro tutti, e la storia gli ha dato ragione.