LA MEZZADRIA MEDIOEVALE? L’ITALIA È ANCORA PEGGIO!

Nelle scuole italiane, fino a qualche anno fa, i maestri e maestrine insegnavano ai bambini quanto fosse iniqua la pratica della mezzadria, che era il metodo di scambio fra padroni terrieri e contadini. Con la mezzadria, il contadino si teneva la metà dei raccolti e dava l’altra metà al padrone dei terreni. Il contadino inoltre poteva dimorare nelle case, attuare migliorie e mantenere i mezzi agricoli del padrone. Diciamo che con la mezzadria il contadino aveva tutto cio che gli serviva e dava il 50% al proprietario. Questo sistema certamente è una forma di schiavismo.
Nelle stesse scuole poi ai bambini più grandi, veniva insegnato che durante la rivoluzione industriale, gli operai lavoravano da 10 fino a 14 ore al giorno 5 a volte 6 giorni alla settimana. Tutto vero e tutto ignobile disumano. Ci raccontavano anche che nelle fabbriche facevano lavorare i bambini da 10 anni in su.
Finita la lezione a scuola, andavamo a casa e finito di mangiare aiutavamo i genitori a lavorare nei campi o a fare lavori di assemblaggio per le molte fabbriche degli anni 70 e 80 del secolo ventesimo. Non ci siamo mai sentiti sfruttati, cooperavamo a produrre il pane familiare.
I nostri genitori lavoravano 10 fino a 14 ore al giorno anche la domenica e poi a bestemmiare perchè l’Italia portava vìa loro oltre il 60% con le tasse dirette ad un altro 20% di indirette, e poi giù a bestemmiare ancora di più per i controlli, per il mutuo da pagare a vita, per le inefficienze ed il solito statale italiano arrogante e lavativo con la sua burocrazia meridionalista.
Noi Veneti stiamo peggio degli operai della rivoluzione industriale. L’Italia ci fa persino rimpiangere la mezzadria.