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Indipendenza!

LA PROVINCIA DI VICENZA È IN RITARDO PER L’INDIPENDENZA

LA PROVINCIA DI VICENZA È IN RITARDO PER L’INDIPENDENZA


Se guardiamo a tutte le provincie Venete ci accorgiamo che la provincia di Vicenza è quella più in ritardo nella corsa verso l’Indipendenza Veneta. Perchè? Qua’è la causa?

Un cancro ha corroso questa provincia, ed è stata la Lega Nord. In particolare l’opera del gruppuscolo forse finanziato dalla Liga e Lega, e cappeggiato da Guadagnini Antonio, ha bloccato ogni spinta indipendentista facendo andare tutto il consenso alla Lega Nord. Per capire gli intrecci è sufficiente guardare i bilanci ufficiali di Raixe Venete, un’ associazione che si spaccia per apolitica ma che fa politica a fianco di Guadagnini e che ha ricevuto finora dalle istituzioni (dove ricordiamo comanda la Lega Nord) centinaia di migliaia di euri. Questo magma venetista ha bloccato e poi ritardato il processo indipendentista. L’ordine era: “parlare di tradizioni, storia ma eliminare sul nascere ogni forza antagonista a Lega Nord e Liga Veneta”. Assolutamente non si doveva parlare di: indipendenza. Il popolo veneto doveva credere che la Lega Nord fosse il referente. Ecco perchè le feste venete erano delle sfilate di contadini e carri agricoli, l’ordine era chiaro e Lega e Liga stavano al gioco.

Ogni manifestazione (Vicenza novembre 2010, Arzignano settembre 2011), ogni critica che in qualche modo toccasse la Lega Nord andava estinta facendo corpo. L’esempio forse più chiaro sono stati gli ostacoli posti alla nascita del PNV (Partito Nazionale Veneto). Raixe Venete, o meglio i suoi gerarchi vestiti da carnevale, tutti i grupi ed associazioni civetta costituiti fra Fossò e Montecchio, si adoperavano affinchè non nascesse il PNV.

Una volta nato il PNV e vista l’impossibilità di arrestarlo, la strategia di questo venetismo legaiolo e ligaiolo, era quello di smantellare e bloccare l’indipendentismo dal di dentro, un pò come mettersi sulla porta della chiesa per impedire alla gente di uscire.

L’anno di vita del Veneto Stato ha messo in luce tutti i piani di questi gruppi fino ad arrivare alla lista unica e al golpe dell’Hotel Viest il 23 ottobre del 2011, dove Patrik Riondato e banda hanno messo a nudo questo piano perverso. Le foto con il saluta nazista di quel giorno dicono tutto, mancava solo Borghezio. La Liga Veneta e Lega Nord erano dietro e tuttora adoperano il Veneto Stato per crearsi una via di scampo e reciclarsi. Le epurazioni (Serafini, Pizzati, Busato, Venturato: http://labuxia.com/cms/2011/11/purghe-stalineane-contro-i-zadig-del-venetixmo/) che seguirono il golpe del Viest (Serafini, Pizzati, Busato, Venturato) sono la riprova dei metodi assolutisti ed intolleranti di questo magma venetista che si spaccia per indipendentista.

Oggi novembre del 2012, tutto il Veneto è ormai conscio e vuole l’indipendenza (non di certo i regionalismi legaioli). In tutte le provincie, la Lega Nord è allo sfascio. Oppone qualche resistenza ancora la provincia di Vicenza dove le domeniche assistiamo ai banchetti leghisti dove dei vecchi settantenni ripetono slogan sorpassati. I rimasugli dei golpisti del 23 ottobre e di quell’associazionismo che ha preso in giro il popolo veneto, ritarda la via verso l’indipendentismo, a costoro, sempre più soli, rimangono i 30 denari della Lega Nord e della Liga, e le pacche sulle spalle di politici senza futuro se non quello di essere odiati per aver preso in giro il popolo veneto per 20 anni.

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