LA STAMPA ITALIANA PUBBLICA BUGIE

La situazione si aggrava, vi facciamo due esempi di come è facile imbrogliare con le statistiche.
Primo esempio:
“Il saldo della bilancia commerciale ha avuto un impennata del 10% nel 2013, grande risulato dell’export italiano”!
Titoli di questo tipo ne troviamo a bizzeffe nella stampa di regime. Ma l’attivo viene calcolato sul Pil. Se cala il Pil (come avviene sitematicamente) allora l’export figura, in rapporto ad un Pil diminuito, come fosse cresciuto. Se mi esprimo in questi termini allora si che dico che è cresciuto, ma in termini reali e assoluti può essere anche crollato. Espresso in numeri.
Primo esempio:
Se l’export del 2012 è 10 e rispetto al Prodotto Nazionale Lordo totale 100. Se nel 2013 questo Prodotto Nazionale Lordo cala a 80, i 10 dell’export figureranno come un aumento del saldo della bilancia commerciale del 25%!!!!
Ecco che il bugiardo giornalista italiano accreditato ed il politico di turno, inizieranno a parlare di ripresa e crescita.
Secondo esempio:
Nel 2012 la produzione industriale crolla del 40%. Nel 2013 cresce del 50%. Il giornalista bugiardo che vive di contributo pubblico, inizierà a dire che c’è stata la crescita e la ripresa, e che si sta meglio del 2012. vediamo allora nei fatti.
Se da 100 calo del 40% vuol dire che vado a 60. Se poi da 60 cresco del 50%, vuol dire che vado a 80! In altre parole sono sempre sotto acqua di 20 rispetto ai 100 iniziali. E’ questo che non ti dicono, che gli esperti giornalisti, editori, politici e presentatori bugiardi dello stato italiano, continuano a nascondere. In tutti i modi nascondo il crollo economico dello stato italiano.