LA STORIA FALSA DELL’ITALIA: PROPAGANDA

Prendete in mano qualche libro di storia italiana. In genere incominciano dal 3000 avanti Cristo. Qualcuno addirittura ipotizza che i neandertal presenti nella penisola italica fossero italiani. Pitagora, Giulio Cesare, Archimede, Michelangelo, Galileo, Dante, Boccaccio, Vivaldi, Marco Polo, diventano italiani. Ci siamo capiti? Si fanno diventare italiani dei personaggi che nulla hanno a che fare con lo stato italiano vecchio di soli 150 anni.
Teniamo ben presente la differnza fra “Italia” e “penisola italica”. Il primo è un concetto politico, il secondo geografico. Ma lo storico corrotto e la propaganda di regime fa presto a mescolare.
Facciamo un esempio. Che cosa ne direste se qualcuno narrasse la storia della vostra vìta ed incominciasse dal 3000 avanti Cristo? Avete mai visto qualcuno nararre la storia di Napoleone ed iniziare dal rinascimento? Come minimo qualsiasi storico che facesse una simile idiozia verrebbe deriso e preso a calci in culo.
Ma allora come mai in pochi prenderebbero a calci in culo quei pseudostorici che scrivono “storie d’Italia” che comprendono 5000 anni di storia? Questi fessi iniziano da popolazioni che nulla hanno a che vedere con la storia dello stato italiano.
Facciamo un altro esempio. Provate a leggere come gli storici professori universitari scrivono la storia quando si riferiscono alla popolazione Veneta prima dell’invasione italiana. Si parla in modo disinvolto di “dominazione Austriaca” ma quando si parla dei Veneti invasi dall’esercito italiano, la parola “dominazione scompare”. Quella Austriaca era una dominazione, poi magicamente diventiamo italiani. Ecco che la storia, nelle mani di questi pennivendoli diventa propaganda. La storia è necessità politica e i cosidetti storici, quelli che sono pagati per scriverla e che sono pagati per insegnarla, fanno propaganda ed abbandonano persino il più flebile barlume di onestà intellettuale.
La storia d’Italia o meglio del regno d’italia inizia con Teano. In quel giorno, i carabinieri, la guardia pretoriana dei Savoia, puntarono le armi sui garibaldini, il cui capo dovette cedere il passo e capire che era stato imbrogliato; adesso si capisce perchè scoppiò la guerra contro l’Italia (brigantaggio) dalla Sicilia all’Umbria e i carabinieri iniziarono a seminare caserme in ogni luogo. La storia d’Italia inizia 152 anni fa, e se vogliamo dirlo, è una storia fatta di invasioni, guerre assurde e perse, etnocidi, genocidi, imbrogli, tradimenti, collusioni, corruzione, tutto ciò chi è pagato per scrivere la storia non ve lo dirà. Un altro esempio?
L’8 settembre del 1943, il generale Badoglio firma la resa incondizionata. Gli storici e giornali dello stato italiano, ancora oggi a 70 anni da quel giorno, parlano di “armistizio”, gli invasori Statunitensi, vengono ancora chiamati “alleati”. Può bastare.