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LE ELEZIONI DI PARMA: INTERPRETAZIONE

LE ELEZIONI DI PARMA: INTERPRETAZIONE

Il sindaco uscente della lista di Grillo è passato al primo turno con meno del 20%, contro il 40% del suo avversario della sinistra. Al ballottaggio il candidato di grillo finisce con un 60% contro il 40% del suo avversario.

La lezione ed interpretazione, alla luce anche di tutte le altre sfide è chiara: “Vince Grillo perchè non rappresenta il vecchio e non perchè è meglio”. E’ come se il candidato di Grillo a Parma avesse preso tutti i voti che prima non aveva preso, mentre il suo avversario ha ripreso in modo coerente gli stessi voti (il 40%). Ne viene che i candidati di Grillo passano perchè rappresentano l’opposizione, rappresentano l’unica alternativa a personaggi vecchi e marci di politica. Ma il fatto di aver preso solamente 1/3 dei voti alla prima tornata elettorale è significativo che, il candidato di Grillo non è stato eletto perchè il migliore, ma solo perchè una volta messo da solo davanti a chiunque della vecchia guardia fa risultato.

La gente vota Grillo, non perchè sìa la medicina, ma perchè tutti gli altri sono letame puro. Pertanto fra letame e qualsiasi altra cosa passa quest’ultima. La lezione è chiara: “più nessuno voterà candidati o vecchi partiti”. E’ finita un’epoca. Il popolo è nauseato di vedere D’Alemma, Monti, Prodi, Fassino, Bersani, Napolitano, Bossi, Berlusconi, Fini. Si, tutti i politici al potere sono dei cadaveri, per loro non c’è nessun futuro se non l’odio e rabbia popolare.

C’è poi da dire che senza Grillo, il partito e i candidati non hanno assolutamente forza propria, anzi, sono completamente annullati dalla luce della loro guida. E’ una debolezza incredibile di questo movimento, che non ha luce propria se non quella di Beppe Grillo. Quindi il partito di Grillo, a parte i buoni propositi, non è migliore di quello di Berlusconi e Bossi che vivono anche loro dellaluce del “capo”.

Dal tutto possiamo trarre due lezioni:

1)Il partito di Grillo vive dell’immagine del suo leader e non della bravura dei suoi adepti e neppure delle sue idee. Se non fosse per Grillo, non prenderebbero neanche l’1%.

2)Gli eletti vengono scelti quasi in modo forzoso. sarebbe come candidare un sindaco bianco contro un sindaco negro di una cittadina del 1950 nel cuore dell’Alabama.

Si tratta di debolezze non da pòco che fanno del movimento di Grillo una creatura estremamente vulnerabile.

Vuol dire che c’è molto spazio per nuove idee e movimenti, sempre però disposti a stravolgere il sistema costituito. La voglia è chiara: “cambiamento e distruzione del vecchio”

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