LE MAZZETTE ALL’OSPEDALE DI BASSANO DEL GRAPPA

Raramente la nostra testata dedica spazi a segnalare episodi incresciosi di corruzione, ma le dinamiche con cui ciò avviene e l’umiliazione subita dalle vittime è tale che in noi cresce lo sdegno e sentiamo forte ineludibile , imperativo, il dovere di denunciare.
Non faremo nomi ma chi è del mestiere non avrà problemi a scovare il colpevole.
Avete bisogno di mettere un qualsiasi distributore od affittare uno spazio all’interno dell’ospedale nuovo di Bassano del Grappa? Non c’è nessun problema, potete rompervi il culo per anni a chiedere al responsabile in modo pulito ed onesto, potete scrivere fiumi di richieste e di incontri ma non serviranno a nulla. Nessuna porta vi verrà aperta, sarete ignorati, sarete così umiliati, così degradati che verrete portati inevitabilmente ad una sola conclusione: “Che cosa ho sbagliato, perchè non aprono la porta?”. Verrete indotti nei modi più sottili e perversi a prostituirvi a capire che l’unico modo per aprire le porte, l’unico modo per fare un’attività all’interno dell’Ospedale di Bassano del Grappa, è quella di pagare, di sganciare le mazzette ai o al dirigente responsabile.
Ecco come gli impiegati pubblici istigano gli imprenditori ed i privati a fare affari. Dopo anni di onesto lavoro, dopo anni in cui non hai mai sganciato una mazzetta, arrivi alla conclusione della tua vita che l’unico modo di sopravvivere sotto dominazione italiana, è quello di pagare le mazzette ai responsabili della cosa pubblica.
È come quando ti inducono alla prostituzione, tu magari cerchi lavoro, magari hai bisogno di mantenere la famiglia, hai bisogno di pagare il mutuo e incominci a girare facendo interviste, magari ti assumono a tempo indeterminato e ti tengono in ansia facendoti capire che se non apri le gambe, il tuo contratto non verrà rinnovato.
È così che funziona, nessuno sarà così sfacciato da dirtelo, ma tutto attorno a te ti porterà a capirlo. ed accettare lo scambio diventerà la cosa più ovvia, più apparentemente consensuale del mondo.
Tu sei vittima, ma tutto ti induce a pensare il contrario, tu devi credere che è vittima colui che riceve le mazzette o colui a cui ti prostituisci.
Questa è la perversione del sistema Italia.