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LUCA ZAIA: TUTTA LA VERITÀ SUL DILUVIO E CASTELBRANDO

LUCA ZAIA: TUTTA LA VERITÀ SUL DILUVIO E CASTELBRANDO

 

luca zaia veneto

Luca Zaia crede di aver messo il punto su un episodio che per lui resta vergognoso, e lo ha fatto avendo adoperato indimidazione, monopolio mediatico, violenza come qualsiasi mafioso, avendo abusato del potere politico lui ed il ministro dell’interno suo amico Roberto Maroni. Fra l’altro Zaia Luca sa bene che la notizia a lui imputata non appartiene e non è stata prodotto da colui che è stato inquisito violentemente. Vediamone insieme i punti:

-La GaxetaVeneta.com era proprietà di un suo fedelissimo leghista amico caro di Roberto Ciambetti che comunque è anche lui estraneo ai fatti ma fu fatto avvertire proprio dal proprietario stesso affinchè avvisasse Zaia. Sarebbe bastato chiedere e la notizia (se falsa) sarebbe stata tolta. Ma qualcosa è cortocircuitato, oppure come pare, la volontà di Luca Zaia era quella di silenziare un sito web! Come farlo? Bisognava far vedere i coglioni, far vedere che chi tocca Luca Zaia viene annientato. Questi sono metodi Camorristi, che riflettono la vera natura dei capi della Lega Nord. Quando un mafioso non vuole dare spiegazioni e non vuole essere criticato, allora passa all’intimidazione, al ricatto.

-Per legge è il direttore responsabile il colpevole ma sui blog non ci sono direttori responsabili, non sono giornali stipendiati dallo stato, però il trattamento riservato ai blogghisti è quello dei prigionieri di guerra in Vietnam.

-La sede fisica della GaxetaVeneta.com era in Islanda, tanto che Zaia attraverso il suoi leccaculi: Maroni Roberto ed il prefetto di Treviso, è stato costretto ad oscurare un sito web sul territorio italiano ordinando ai server non di oscurare l’articolo ma l’intero blog! E’ come se avessero chiuso un giornale perche scriveva qualcosa di non gradito! Tutto ciò è inaudito e fa di Zaia una persona indegna di una qualsiasi società civile.

-La questione della diffamazione rimane un incognita non per le autorità che sanno realmente dove e cosa faceva Luca Zaia, e neppure per Luca Zaia ed i suoi amici e amiche intimi. Chiedere ad un povero blogghista di ritrattare ciò che non sa è infame, ed ancora più infame farlo ricattandolo. Si trattava di una notizia riportata e non inventata dal blog!

La verità è che il povero Raffaele Serafini non può sapere dove era Luca Zaia fra il sabato e la domenica di quel diluvio e quindi ha dichiarato il falso al giudice dicendo che Zaia non era a Castelbrando o comuque in compagnia di qualche donzella. In pratica il povero blogghista è stato obbligato a dire una forse bugia per salvare il culo di Luca Zaia? Quindi di sicuro una bugia è stata detta, capiremo col tempo se erano due o solo una: l’ultima”! Ma a Zaia serviva una dichiarazione per salvare la faccia, per farsi pubblicità, per dimostrare qualcosa a qualcuno(?), per fare la vittima.

-Zaia nel 2010 era governatore del Veneto, il Veneto è finito allagato per incuria, per mancanza di azione, perche centinaia di periti hanno firmato carte che certificavano che gli argini (made lega nord) erano in regola e invece si sono sciolti come il burro al primo spiovazzo. Nessun processo, nessun indagato! Nessun responsabile? Solo chi su internet ha gettato un secchio d’acqua sull’uomo responsabile del Veneto? Ed il silenzio stampa chi serviva a coprire?

Chi è responsabile della morte di 300 mila animali, chi dei morti e danni per oltre 3 miliardi di euro? I colpevoli sono i blogghisti sempre e solo loro perchè provocano le nuvole, abbattono gli argini solidi con i loro articoli.

Altra domanda: Perche Il prefetto Jodelli e quelli della digos di Treviso hanno sequestrato ben 300 cartoni animati di due bambine, e anche dopo che il perito ha dichiarato inutile quel materiale, se lo tengono? Da 4 anni la digos di Treviso invece di guardare i film porno, guarda i cartoni animati, ecco come viene sperperato il denaro pubblico. Si è trattato di una intimidazione, di un metodo di stampo mafioso in cui da Luca Zaia, Maroni allora ministro dell’interno, il prefetto di Tv e digos di Tv hanno partecipato ad un crimine adoperando ed abusando del loro potere. Per sapere dove era Luca Zaia bastava verificare gli spostamenti sui cellulari ed aver voglia di sapere la verità. Invece i metodi leghisti e di Luca Zaia sono quelli di silenziare ed adoperare la forza per silenziare i giornali fastidiosi, quei giornali che dicono la verità sulle porcherie che la Lega Nord ha fatto in Veneto per 20 anni. Questo nemico del Popolo Veneto merita di andarsene sull’Aspromonte con i suoi colleghi di merenda.

Chi merita perquisizioni, processi e fustigazione a vita è proprio quel governatore che in 20 anni di politica ha accumulato enormi ricchezze, terreni, case, automobili, mentre i poveracci che gli hanno creduto si sono suicidati, hanno perso la fabbrica e tutto ciò che avevano. Ricordiamo che Luca Zaia era un poveraccio prima di fare il politico a vita. Ricordiamo che questo rottame di moralità, in tutta la sua vita ha fatto solo il politico, ecco che lavoro ha fatto, ecco come si è guadagnato la vita, anzi come si è riempito di soldi. Si è arricchito mentendo a milioni di persone, gridando secessione, devoluzione, federalismo, federalismo fiscale, municipalismo, autonomia…. e intanto lui si arricchiva senpre più e i Veneti si sono ritrovati fottuti come quelle povere troie mulatte di Montebelluna!

Non esiste perdono per un essere simile che di certo non merita di rappresentare il Popolo Veneto. Il tempo è pagatore, lo aspettiamo al varco: lui, Maroni, Jodelli e quelli della digos che hanno sequestrato le proprietà innocenti di due bambine rispettivamente di 10 e 8 anni, e nulla hanno fatto per riparare, ad ecceezione di uno che si è scusato vergognandosi di essere stato adoperato. Belli eroi, complimenti, ecco perchè il Veneto va a puttane, non quelle di Montebelluna, ma nel senso di disfatta socioeconomica.

 

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