L’ULTIMO TRENO: LE ELEZIONI EUROPEE

Ve lo ricordate l’ultimo elicottero sopra l’ambasciata Usa in Vietnam?
Oggi per molti politici è molto chiara la fine. I politici Veneti e chi li accompagna sanno bene che alle prossime tornate elettorali per loro è finita. Più nessuno li voterà.
Tutta una classe di potere politico e non, sta cercando vie di scampo. Vediamole insieme.
Il potere politico è solo una parte della lobby. Ad esempio Luca Zaia nomina i direttori dell Ussl i quali a loro volta nominano altri amici. Galan prima di diventare ministro era presidente della Associazione Commercianti ed ha deciso di mollare una sedia per un altra, anzi scambiandola con un altro. Se non vieni più eletto, ma sei stato fedele, allora ti mettiamo dentro il consiglio di amministrazione di una banca dove prenderai uno stipendio. Oppure ti mettiamo a fare il direttore o presidente del consorzio del gas o della società di trasporto pubblico provinciale o a capo dell’associazione artigiani od industriali, o della redazione di un giornale o in qualche commissione. Insomma fra consigli di amministrazione, presidenze, sindaci, assessori, direttori, vice, segretari……. in Veneto esistono alcune decine di migliaia di persone che vivono di denaro pubblico e che lo ottengono grazie ad amicizie, raccomandazioni, ruffianamenti.
Per tutta questa lobby, si sta aprendo lo spettro della fine. Il discorso è più chiaro per i politici, ed un pò meno per coloro che hanno avuto cariche per emanazione.
Le elezioni Europee sono l’ultima corsa per ottenere ancora qualche bricciola di voto. Credono che una volta eletti avranno il loro reddito e carica per 4 anni. Non hanno capito che lo stipendio lo paga lo stato italiano e che lo stato italiano sta crollando e chi lo rappresenta godrà del disprezzo ed odio popolare.
Dietro il potere politico, cadranno ad uno ad uno tutti i personaggi minori e maggiori di queste società, consorzi, cooperative che hanno con il poetre politico un ruolo di scambio. Il 2014 rappresenta una tappa storica di questo processo e le elezioni Europee sono viste erroneamente come una via d’uscita per personaggi come Zaia e banda per costruirsi un’isola felice, un ‘oasi di potere lontano fuori dal controllo dei Veneti.