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Indipendenza!

ME NE FREGO DELLA STORIA: VOGLIO STAR MEGLIO

ME NE FREGO DELLA STORIA: VOGLIO STAR MEGLIO


Finora il nazionalixmo ottocentesco, lo statalixmo e tutte queste ideologie nazionaliste hanno posto alla base della propria esistenza, giustificazioni storiche, linguistiche, religioxe, riassunte in un termine composto: etno-patriottiche. Ecco, in bàse a queste giustificazioni, sono stati legittimati la creazione di stati e la sottomissione di milioni di essere condannati ad un brainwashing capillare e totalizzante che inizia fin dalla nascita. Il caso italiano è molto chiaro: Mazzini, la storia di Roma, la religione cattolica, i carabinieri, la pasta, il calcio, attori e presentatori, Dante Alighieri, Manzoni, san remo, palio di Siena….Per oltre un secolo i nostri figli e “intellettuali” sono stati oggetto di un martellamento ed inculcamento di questi tratti etno nazionalisti preconfezionati ad hoc. Come fai a dire di non essere italiano quando ti ficcano nel cervello la stessa letteratura, gli stessi autori, la stessa storia, le stesse canzoni….E’ una vera e propria fabbrica del consenso, dove si viene formati a dire: signorsì sono italiano.

Ecco, l’unica vera piattaforma ideologica su cui si è potuto giocare. Tutto il resto andava eliminato, filtrato, distrutto, censurato, ridicolizzato, discriminato, deriso, ignorato, ostacolato. Gli etnocidi e i genocidi sono il risultato di questa politica omogeneizzante. L’etnocidio è la regola, il genocidio l’ultima necessità quando ogni metodo di convinvimento è risultato inutile.

Veniamo dunque all’indipendentismo. Perchè costruire un altro stato, un altra entità geopolitica? perché smantellare questi dinosauri di stati ottocenteschi?

In molti adducono ragioni storiche, religiose, linguistiche, tradizionali etc. Ma si rischia di ricadere nello stesso errore di quell’etnonazionalismo italiano schifoso.

La soluzione più digeribile, più legittima è la stessa che giustifica il desiderio di libertà di ogni essere umano.

Nelle società occidentali, la schiavitù è stata abolita, anzi nessuno pretende più alcuna giustificazione quando un uomo rivendica di essere libero. Ma nel passato non era così, nel passato lo status o categoria sociale erano vincolanti come le catene. Si nasceva contadini e si doveva morire contadini, si nasceva re e si doveva morire re. Eppure, ai nostri giorni è normale che ogni uòmo cerchi la sua ascesa economica e sociale, anche se nato in una stalla.

Per analogia guardiamo ai grandi recinti nazionalistici, delimitati da confini sacri, intoccabili, dove chi òsa contraddire le verità di stato, viene additato come eversivo, come pazzo, come pericoloso. Ecco, per analogia, non è forse legittimo da parte degli individui e delle collettività, ripudiare questa ideologia nazionalista che parla di intoccabilità e che giustifica questo status nazionale come una verità storica immutabile?

L’uomo si è liberato dalla schiavitù tradizionale, adesso è incatenato al culto del nazionalismo, un culto ideologico, una religione che tengono imprigionate le menti delle masse. Pregiudizio ed indottrinamento sono alla base del culto nazionale.

I tempi sono maturi, smettiamola di giustificare il nostro anelito di libertà con pomposi storicismi, con diversità linguistiche, con tradizioni o diritto di nascita. Gridiamo a squarciagola che noi non vogliamo più l’italia e la sua dominazione, perchè con un Veneto Indipendente staremo meglio, ne più ne meno che per una pura e misera giustificazione utilitarista.

Ce ne strafottiamo della storia, della religione, della tradizione, della lingua, noi vogliamo una nuova entità geopolitica per stare meglio e null’altro. Nessuna giustificazione è dovuta alla nostra voglia di libertà. Basta italia, basta schiavitù nazionale.

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