MORALITÀ E SUICIDI IN VENETO

Ma perchè la gente che lavora si suicida o finisce in ospedale in questo tragico momento di oppressione dello stato italiano? Che cosa porta un imprenditore, un libero professionista, un artigiano, un industriale, un idraulico, un meccanico, un falegname, un tipografo al suicidio ed alla disperazione? Perchè gli impiegati statali e i politici non si suicidano?

Ve lo spieghiamo, una verità così è evidente come la luce del giorno.

I nostri Veneti si uccidono e si disperano perchè si percepiscono come immmorali!

L’imprenditore, il Veneto che fa, è un essere morale. Chi costruisce un’azienda, chi costruisce capannoni e li gestisce, chi ha dipendenti ha un grande senso della moralità, perchè per fare ci vuole costanza, precisione, onestà, organizzazione, umiltà, puntualità, spirito di sacrificio, dedizione, ottimismo, fiducia, credito….. L’imprenditore Veneto è in gran parte un modello di moralità e lo dimostrano le cose che fa.

Lo stato italiano ha stravolto i valori, ha cambiato i significati dei significanti. Lo stato italiano e la sua macchina di produzione del consenso hanno capovolto il significato dei valori e della moralità.

La giustizia è diventata ingiustizia ma continuano a chiamarla giustizia. L’umiltà è diventata arroganza.

La vessazione viene chiamata tassazione.

Chi lavora viene dileggiato, insultato, diffamato, braccato come un cane da Equitalia, dall’Agenzia delle Entrate, dalla Guardia di Finanza, dalla Dogana, dai Prefetti e Magistrati, dall’Inps.

Tu imprenditore che lavori e produci beni materiali, che tieni i piedi per terra e sei costretto a fare i conti con la realtà ed il mercato mondiale non puoi sbagliare, ciò che fai deve essere conforme, supportato dai fatti, in linea e sintonia con la realtà. E invece ti trovi che gli impiegati dello stato e le istituzioni ti dicono che è colpa tua se non sei competitivo, che non sai fare i conti, che ti devi riconvertire. E questo te lo dicono proprio loro che quando non hanno abbastanza soldi per pagare i loro privilegi stampano Bot e si mettono daccordo con le banche per creare fondi e titoli spazzatura completamente svincolati dalla realtà Questi farabbutti ti convincono che tu imprenditore sei immorale, mentre loro che stampano spazzatura e vivono nel settimo cielo della finanza virtuale si spacciano per morali!

Ecco, il nostro imprenditore si guarda in questo specchio perverso, creato dalla cultura del regime italiano, creata da quella classe e caste di parassiti privilegiati buoni annulla. Questo specchio distorce la realtà, la capovolge così loro immorali fino al midollo, diventano dei paladini della giustizia, e tu invece che ti accolli il peso del loro privilegio e disonestà, ti vedi attraverso questo specchio come un essere immorale.

Tu non hai il tempo e la preparazione di scomporre ed analizzare la menzogna che questi uomini dello stato hanno creato, non sei così malizioso da pensare che distorcono la realtà per sfruttarti e garantirsi il premio per la loro incapacità ed immoralità, ecco perchè caschi nella trappola e credi realmente di essere immorale.

Alzatevi, Veneti, alzatevi uomini che fate, alzatevi e ribellatevi a queste casta di esseri immorali che trasformano la menzoagna in verità, l’ingiustizia in giustizia. Magistrati prefetti, uomini in divisa, politici, impiegati dello stato sono vittime e protagonisti dell’immoralità che pervade lo stato italiano. Sono vittime perchè ignoranti e carnefici perchè in malafede.

Ribellatevi alle loro leggi, ai loro decreti a quelle che chiamano riforme o disegni perchè tutto ciò è solo il velo che maschera un crimine collettivo contro un Popolo di gente onesta.

Lo stato italiano è immorale e va scacciato dal Veneto perchè ha costruito una macchina perversa che commette crimini contro i diritti fondamentali dell’uomo.

La nostra non è una mera lotta per l’esercizio dell’indipendenza, è qualcosa di più, è una guerra per riappropriarci del vero senso della parola, della dignità, della giustizia, della moralità. Questo è essere paladini della Repubblica Veneta proclamata il 21 marzo del 2014.