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NAGORNO KARABAGH E L’EGEMONIA RUSSO-STATUNITENSE

NAGORNO KARABAGH E L’EGEMONIA RUSSO-STATUNITENSE

nkr mapIn Caucaso esiste una repubblica, esiste una entità geopolitica ben definita da confini, governo, esercito, economia… In tutto e per tutto questa entità dal nome Nagorno Karabagh, è uno stato moderno, ma ancora nessuna potenza mondiale lo riconosce. Questo è uno dei molti casi di entità geopolitiche completamente libere ed autogestite che le Nazioni Unite non riconoscono. Altri della lista? Ossetia, Abkazia, Tartastan, Repubblica Serpska….mentre la Catalunya, la Scozia, il Veneto, la Sicilia, la Sardegna entreranno a breve in questa lista e se ne avranno la forza otterranno il riconoscimento internazionale.

Il caso del Nagorno Karabagh ed il suo mancato riconoscimento ci fa capire con chiarezza come le grandi potenze sfruttano queste situazioni e come alla fine i popoli ed il loro anelito di libertà ne fanno le spese.

Nel 1988 mentre l’impero Sovietico si sfasciava, nelle Repubbliche scoppiavano focolai di odio etnico. Le autorità sovietiche con una politica ferrea avevano evitato scontri ed odi fra le etnie, con il venir meno dell’autorità Moscovita, esplodevano rivolte e focolai ovunque. In Georgia ed Azerbaijan le comunità Armene ed Ebraiche (estremamente numerose) diventavano oggetto di persecuzioni con linciaggi e sgozzamenti porta a porta! Il caso di Baku dove centinaia di Armeni venivano massacrati dalla maggioranza musulmana in un onda di odio etnico, iniziava una escalation di massacri in tutto l’Azerbaijan ed in particolare nell’area del Nagorno Karabagh dove per ragioni storiche la comunità Armena era maggioritaria rispetto a quella musulmana (Azera). Ricordiamo inoltre che gli Azeri ed i Turchi sono fortemente imparentati, e da quasi un secolo vorrebbero disfarsi dell’Armenia per costruire un ponte, una sorta di corridoio. Ad ogni modo, le autorità ed esercito Armeno, di fronte ai massacri sono intervenuti ed il territorio del Nagorno Karabagh è stato svuotato di Azeri, mentre tutto l’Azerbaijan è stato svuotato di Armeni. Si è trattato di un caso simile a quello della Croazia dove si è assistito a migrazioni e deportazioni di popolazione. Ad oggi il Karabagh è completamente Armeno e la sua popolazione vuole essere riconosciuta dal mondo. L’Azerbaijan rifiuta questa situazione di fatto e fa pressioni internazionali perche il Nagorno Karabagh venga annesso all’Azerbaijan.

La Russia e gli Stati Uniti d’America in particolare, giocano ed impediscono il riconocimento del Nagorno Karabagh. Se la Russia prende le parti della comunità Armena, gli Stati Uniti guadagnerebbero l’incondizionato vassallaggio dell’Azerbaijan e delle sue risorse petrolifere. Se la Russia supportasse l’Azerbaijan in questa lotta per la conquista del Karabagh, l’Armenia e tutte le comunità affini finirebbero nelle braccia degli Usa. Non dimentichiamo che la politica Usa di accerchiamento della Russia e della Cina, ha come scopo primario quello di destabilizzare per poi seminare pretestuosamente basi militari. Gli Stati Uniti vorrebbero impossessarsi del Caucaso e piantare basi in Armenia, Azerbaijan e Georgia. L’Armenia è alleata della Russia, la Georgia ha ricevuto una lezione chiara ed abbandonerà ogni velleità di permettere agli Usa di insediarsi con basi militari. L’Azerbaijan e le sue rivendicazioni territoriali vengono sfruttate dagli Usa per mantenere la tensione alta. A farne le spese è sempre la popolazione. Da una parte l’Armenia e il Karabagh sono sotto embargo, dall’altra l’Azerbaijan spende fortune in armamenti mentre la popolazione vive nella più totale miseria e sotto un regime molto simile al Nord Korea.

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