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NAZIONALITÀ E CITTADINANZA, NAZIONI E STATI, POPOLI E PASSAPORTI, ETNIA E POLITICA

NAZIONALITÀ E CITTADINANZA, NAZIONI E STATI, POPOLI E PASSAPORTI, ETNIA E POLITICA

 

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Chiariamo questi concetti con degli esempi.

Uno Zingaro può avere PASSAPORTO Francese o Svedese, può essere CITTADINO, avere quindi CITTADINANZA di uno o più di questi stati, ma la sua NAZIONE, la sua NAZIONALITÀ, la sua ETNIA, il POPOLO al quale appartiene rimangono quello Zingaro. Al posto dello Zingaro possiamo mettere, l’Ebreo, l’Armeno, il Sioux, lo Scozzese, il Catalano, il Sami, il Veneto….

Il concetto di “CITTADINANZA” è in sostanza un concetto politico, uno status che ti appiccicano gli stati, queste organizzazioni geopolitiche che sono ben diverse dalle “Nazioni” o “Popoli”. Al mondo esistono circa 200 Stati, ma i Popoli sono alcune migliaia come lo sono anche le lingue. Ad esempio nello stato Spagnolo esistono più popoli: Andalusi, Baschi, Galleghi, Catalani, Castillani, Gitani, i quali hanno in comune un passaporto che li definisce cittadini Spagnoli, ma esistono Catalani, Gitani Baschi….che vivono o nascono in altri luoghi del mondo e che non hanno passaporto Spagnolo. I Sud Tirolesi hanno quasi tutti passaporto italiano, hanno cioè cittadinanza italiana, ma il popolo a cui appartengono è quello del Sud Tirol. Sono membri della Nazione sud Tirolese. Lo stesso dicasi per i Veneti, vi sono Veneti con cittadinanza Italiana, Veneti con cittadinanza Canadese, Brasiliana, Armena, Statunitense, Russa, Britannica, ma restano Veneti e la loro Nazione è quella Veneta.

E’ chiaro che il concetto di POPOLO va oltre i confini politici degli stati, va oltre i documenti e codici che ti danno le organizzazioni politiche. Gli ebrei sono Popolo indipendentemente e ben prima della costituzione dello stato di Israele, come lo sono gli Armeni ed i Veneti o gli Scozzesi. Il concetto di NAZIONE anch’esso può andare oltre i confini meramente politici, ad esempio i Tirolesi vivono fra lo stato Austriaco e quello Italiano, pertanto la loro Nazione va oltre i confini convenzionali. Lo stesso per le popolazioni nomadi del nord Africa o gli stessi Zingari che ritroviamo in molte parti del mondo. Il concetto di Popolo, di Etnia, di Nazione va oltre i confini politici è un concetto prima di tutto di appartenenza, di affinità. Gli stati nazionali ed i nazionalismi del secolo passato hanno commesso etnocidi e genocidi per distruggere ogni possibile spirito di appartenenza ed identità che non fosse allineato con il concetto di confine politico statale. I Veneti, i Siciliani, i Tirolesi, i Friulani, I Sardi non rientravano nel progetto statale italiano di una sola lingua, un solo popolo, una sola storia, una sola cultura, ecco il perchè della guerra alle loro lingue (chiamati con disprezzo dialetti), ecco il perchè degli stereotipi letterari e del cinema. Ecco il perchè della discriminazione contro i Popoli nativi e la loro storia, lingua, cultura….

Nazione, nazionalità, popolo, etnia, sono parole appartenenti allo stesso orizzonte semantico e non vanno assolutamente confuse con quelle di stato e cittadinanza.

L’unico tratto necessario che accomuna dei cittadini sudditi di uno stato è il loro passaporto, il numero di codice a loro attribuito, null’altro. Il resto serve agli stati a darsi una giustificazione morale, a trasformare con la violenza ed il soppruso, degli stati in nazioni e degli agglomerati di sudditi diversi in cittadini fedeli ed omogeneizzati.

Ciò che accomuna un Popolo è innanzitutto la coscienza di essere Popolo. L'”ergo sum”, l'”io sono” seguito dal nome del Popolo di cui ci si sente parte, è il vero tratto distintivo minimo necessario. Il dichiarare: “IO SONO VENETO” è l’atto minimo necessario con cui si rivendica la propria etnia, la propria appartenenza ad un Popolo ad una Nazione in diaspora da un secolo e mezzo. Il resto diventa secondario, diventa opzionale (lingua, sesso, colore della pelle, gruppo sanguineo, parenti, feno e genotipo).

Si tratta di un atto di fede, lo stesso compiuto dai fedeli molte religioni anche di fronte all’opzione tra l’abiura della propria fede e la morte fisica.

È chiaro poi che chi recita questo atto di fede nazionale ama la lingua, la storia, le tradizioni e costumi che hanno caratterizzato e caratterizzano il Popolo.

I Veneti sono Popolo alla stregua di quegli Italiani che professano la propria italianità. Liberi di credere e professare quello che si vuole, nel rispetto però degli altri Popoli. È questo è il punto dolente di chi è cresciuto nell’ideologia statalista distruttiva dei Popoli nativi. Il punto dolente del nazionalista italiano e spagnuolo, è proprio quello di odiare i Popoli che con la loro esistenza mettono in seria discussione la sacralità e fondatezza della sua italianità. Italianità che vogliamo ricordare è stata e viene costruita su genocidi vergognosi ed etnocidi all’ordine del giorno.

Da un punto di vista pratico, le implicazioni sono molteplici, l’appartenenza a Popolo viene svincolata a quella di cittadino e quindi anche da un punto di vista fiscale, l’individuo può decidere di pagare per il suo Popolo anche se ha il passaporto di un altro, può vivere dove vuole, ciò che lo accomuna è l’atto di fede, come per le religioni che sono transnazionali.

 

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2 Comments

  1. Ognuno potrebbe dire la stessa cosa: i napoletani, i lombarti, i calabresi, i piemontesi. Ma che articolo scadente!

  2. Il paasaporto veneto ficcatevelo nel culo… Tanto stronzo in più o in meno!!!!

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