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Indipendenza!

NO AI SERENISSIMI, NO ALLA VIOLENZA: PACIFICA INDIPENDENZA

NO AI SERENISSIMI, NO ALLA VIOLENZA: PACIFICA INDIPENDENZA


Prendiamo le distanze da ogni atto violento che cerchi di emulare l’occupazione del campanile di Venezia. Prendiamo le distanze dalla dimostrazione notturna di Patrik Riondato e Guadagnin. Condanniamo ogni atto violento che potesse avvenire, e ribadiamo in modo contundente, che il percorso verso l’indipendenza del Veneto e anche della Sicilia, della Napolitania, della Sardegna… sono possibili con mezzi legali. Invitiamo certi elementi ad abbassare il tiro e i toni. La violenza, l’arroganza, l’intimidazione, le minaccie, i golpe, generano solo violenza. Ci dissociamo dai modi violenti con cui nel 1997 è stato occupato il campanile di Venezia. Avrebbe potuto scapparci il morto, qualche vita innocente dei passanti, dei turisti ignari. No è il nostro resoluto dissenso da certi atteggiamenti. Il percorso legale verso l’indipendenza è chiaro e passa attraverso la presa di coscienza ed arbitrio di ogni cittadino del Veneto, sia esso italiano, veneto o di altra etnia, sia esso rosso o giallo, sia esso mussulmano, ateo o ebreo. Non discriminiamo, ma parliamo al popolo. Persino Mussolini e Hitler sono andati al potere in modo legale, e ci sono ancora soggetti che credono di farlo in modo violento?

Nel primo pomeriggio del 12 vi sarà la consegna pacifica e legale delle firme finora raccolte. Prendiamo e ribadiamo la totale dissociazione di ciò che avverrà la sera in piazza San Marco, ed anzi condanniamo qualunque atto o proposito dissonante con la via pacifica che stiamo con successo seguendo.

No alla violenza, no allo squadrismo. Veneto Indipendente con via legale e pacifica. Adesso si può, adesso si deve.

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8 Comments

  1. Sono padre di famiglia ed ho due figli e questa sera sarò a Venezia per commemorare l’atto eroico dei Serenissimi, non credo di essere nè un violento nè uno squadrista. Mi vergogno personalmente per coloro che hanno scritto l’articolo qui pubblicato, è menzognero e farneticante, scritto da persone che non hanno nulla a che vedere e da condividere con i cittadini del Veneto. Allontanate queste persone, distruggono la purezza del nostro Ideale.
    Ringrazio dell’attenzione

    • che miseria …

  2. Buongiorno Luciano. Pur non essendo pienamente d’accordo con l’articolo, dobbiamo ricordarci che viene espressa un’opinione legittima… nessuno dovrebbe essere allontanato per le sue opinioni

  3. Anch’io stasera sarò a Venezia, un sogno deve essere coltivato, il pensiero deve essere positivo per il futuro nostro e dei nostri figli. W S M !

  4. Io stasera non ci sarò, perchè domattina alle 04.00 partirò per l’estero.

    Tuttavia ritengo che i Serenissimi, non abbiano svolto nulla di violento, ma solo di dimostrativo, che siano stati l’inizio di una nuova presa di coscienza per tutti i Veneti e che abbiano pagato oltremodo e ingiustamente per il loro ideale.

    Ci sono brigatisti assassini a piede libero e scarcerati come il vento, con questo sistema giudiziario a due velocità.

    Ottima l’idea delle 20mila firme indipendentiste da portare in regione.

  5. I serenissimi han fatto quello che hanno fatto per contrastare l’idea malsana della padania che all’epoca, grazie al picco di popolarità della lega nord, aveva preso piede in maniera molto visibile. Poi si sono fatti anche un bel po’ di galera quindi per il solo fatto di essere stati ingabbiati dagli italiani per un REATO D’OPINIONE, meritano il rispetto più totale ed incondizionato.

  6. Come già espresso su L’Indipendenza, Brescia Patria ha commemorato i patrioti veneti serenissimi nella notte dell’8 maggio 2012 nella città di Brescia.
    Dissentiamo dall’articolo non tanto per l’uso della forza violenta che riteniamo solo l’ultima ratio, ma sul definire violenta l’occupazione del campanile di S. Marco.
    Gli unici morti che sarebbero potuti scappare sarebbe stati solo quelli dei Serenissimi.
    Brescia Patria

  7. Ritengo che questi attacchi non siano giustificati. I Serenissimi non hanno commesso violenze, questo sito parte male, con attacchi personali e soprattutto pregiudizi. Fare un sito che si chiama “Basta Italia” può anche servire. A me insegnano che però, più che criticare gli altri è più utile raccontare il buono di se stessi… che è molto più difficile.
    Bisogna finirla di seminare zizzania tra di noi, anche se la pensiamo diversamente.

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