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NON CI SONO PIÙ LE PENSIONI

NON CI SONO PIÙ LE PENSIONI

Pensioni-cosa-cambia-dal-2013-con-le-regole-della-Fornero_h_partbMi reco all’ufficio postale per spedire un pacco. L’ufficio è ancora chiuso, sono le 8.00. Ritorno alle 8.30 all’orario di apertura e c’è la fila per entrare, tutti uno ad uno prendono il biglietto con il numero. Io ne ho più di 20 davanti a me, la maggior parte sono tutti vecchi pensionati che vengono a ritirare il vitalizio mensile. Mi preparo ad attendere 1 ora.

Entriamo, io sono tra gli ultimi e guardo il mio numero, ho preso un biglietto per spedire un pacco: per pagare quindi! Un altro signore vicino a me doveva pagare una bolletta. E poi una bella signora cinese deve fare un pagamento verso l’estero. Siamo tutti tra gli ultimi con i numeri più alti.
Con nostro stupore da ultimi che eravamo, vediamo i nostri numeri esposti nel display e veniamo invitati ad avvicinarci agli sportelli. Sembra un clima surreale. Non era mai successo. Con l’occhio scorgo un impiegato che invita i pensionati a sedersi e ad aspettare, mentre un’altra impiegata invita coloro che debbono versare contanti ad avvicinarsi agli sportelli.

Per anni ho sempre aspettato all’ufficio postale, per anni mi ritrovavo ogni mattina questi vecchi pensionati che si dilungavano a fare carte e ritirare soldi. Oggi come per miracolo mi hanno asfaltato la strada perchè ero uno dei pochi che andava a versare denaro che sarebbe poi servito a pagare le pensioni di quei poveracci.

Ma allora dove sono finiti i soldi dell’Inps? Dove sono i soldi che i fessi di lavoratori sono costretti a pagare con la promessa di una pensione?

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