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OTTOBRE ROSSO: I DATI CHE L’ITALIA NASCONDE

OTTOBRE ROSSO: I DATI CHE L’ITALIA NASCONDE


Ecco un riassuntino di ciò che vi nascondono i giornali italiani compresi quelli regionali e provinciali che ricordiamo sono finanziati con i soldi dello stato. Giornalisti e redazioni sono al soldo dello stato italiano, ecco perchè censurano, ecco perchè non dicono la verità sulla situazione. Il silenzio stampa è la censura moderna.

Ecco i dati che ci pervengono da fonti dei vari settori:

+40% di disoccupazione in Veneto

La disoccupazione tocca i luoghi dove al gente lavora e non di certo quelle parti dello stato italiano dove sono tutti statali o affini e a cui finora è sempre arrivata la paghetta del consenso.

+50% di insolvenze nel mese di ottobre

Lo stato italiano ha già annunciato che non pagherà prima di gennaio le forniture e servizi che i privati hanno venduto allo stato. Questo congelamento è stato annunciato per fare cassa e pagare le tredicesime agli statali, perchè non si sa se a Dicembre vi saranno i soldi in cassa. Le aziende soffrono ed a ottobre si registrano insolvenze fino a massimi del 70%. Le aziende non riescono a pagare e sono stati tolti tutti i fidi già nei mesi estivi. Le banche sono senza soldi perché costrette dal governo a comperare Bot italiani e perchè milioni di cittadini hanno portato i soldi all’estero.

-30% di ordinativi

Si trata di un dato per difetto. Il mese di novembre e dicembre rivelerà la tragicità della situazione.

Nel solo settore giocattoli v’è stata una contrazione dell’80% di forniture, e i grandi produttori preferiscono rifornire gli stati dove l’economia funziona. L’italia viene snobbata perchè gli analisti sanno che il crollo è imminente e i clienti non potranno assolvere ai loro obblighi.

A novembre milioni di privati cittadini dovranno pagare ancora tasse, ma il meccanismo si sta rompendo e il fisco vedrà un crollo delle entrate. Vi sono forti voci che lo stato non riuscirà ad assolvere ai suoi doveri neppure con gli statali e i pensionati, neppure con coloro che finora hanno espresso consenso incondizionato.

Ribadiamo che tutto viene silenziato dalle istituzioni italiane e noi accogliamo dati da persone che con coraggio pur dentro le istituzioni hanno deciso di parlare.

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