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PENSIONATI E VECCHI I VERI PARASSITI SOCIALI

PENSIONATI E VECCHI I VERI PARASSITI SOCIALI


In tutto il resto d’Europa, chi va in pensione, non può lavorare perche farebbe concorrenza sleale. Invece nello stato italiano, chi è andato in pensiona fra i 30 e i 60 anni di età, ha ben pensato di esercitare qualche altra professione creando una concorrenza sleale nei confronti delle nuove generazioni. Facciamo un esempio: lo statale andato in pensione a 44 anni di età, oltre a tirare i suoi 1200 euri al mese, si è anche trovato un lavoro come commesso, come imprenditore, come manovale e in questo modo ha occupato una professione che un giovane poteva esercitare, o comunque ha creato e crea concorrenza. Il pensionato con il vitalizio, può accettare qualsiasi compenso perchè lui ha già la sicurezza, mentre il giovane deve costruire un futuro per se e farsi una famiglia.

La situazione creatasi illustra con immancabile precisione i danni che questo esercito di parassiti in pensione crea. Il 50% dei giovani non trovano un lavoro. Non stiamo parlando di 20 enni, ma di gente che ha 30 o 40 anni. Tutta una generazione si trova di fronte al paradosso di dover da una parte mantenere tutti questi vitalizi e debiti dei pensionati, e dall’altra se li ritrova ad occupare ogni luogo e spazio economico. Il sistema creato dallo stato italiano è una prigione, dove gli attuali vecchi hanno fondato il loro privilegio sullo sfruttamento ed ipoteca della vita e risorse dei giovani. E’ un sistema che può solo portare alla morte tutto, è autodistruttivo.

Pensiamo solo che negli anni 70 del secolo passato la gente andava in pensione fra 6 e 20 anni di contributi. I vari enti prestavano soldi a tassi dell’1% e la gente comperava Bot ed otteneva tassi al 15%!

Questo dà l’idea di che scempio si sia compiuto negli ultimi 40 anni. Così, si sono accumulati debiti, privilegi, e si è scaricato tutto sul futuro, che è l’attuale presente.

Esiste un solo modo per risolvere la questione: “spianare tutto”, togliere tutte le cariche, tutte le pensioni o soldi ricevuti prima dei 65 anni, impedire ai pensionati di lavorare, sequestrare le proprietà accumulate sulla pelle dei giovani, mandare via tutti i vecchi dai luoghi di potere.

E’ chiaro si tratta di una rivoluzione e non da poco. I giovani di oggi sono come i proletari di un secolo fà, e i vecchi sono i nobili capitalisti che meritano la ghigliottina. Giovani della penisola italica unitevi e facciamola finita con lo stato italiano, a morte ogni privilegio.

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