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PERCHE’ GLI “INTELLETTUALI” NON ACCETTANO I CAMBIAMENTI?

PERCHE’ GLI “INTELLETTUALI” NON ACCETTANO I CAMBIAMENTI?


La prima domanda da farsi sarebbe chiedersi che cosa è un intellettuale?

Se dobbiamo dare una risposta, “un intellettuale è colui che riproduce in modo fedele l’ideologia del sistema che lo ha conformato”. Quello che viene definito intellettuale nell’accezione comune, non è una persona intelligente, ne più ne meno degli altri, è solamente un soggetto che ha sorpassato una serie di test e stimoli conformanti: asili, scuole, università, accademie militari…..

Il lavoro di conformazione di un individuo, inizia fin dall’infanzia, in famiglia a scuola e prosegue per molti anni. Non a caso sono proprio coloro che subiscono ed accettano per più tempo il brainwashing, che assurgono ai ruoli di potere dello stato. I laureati in legge: avvocati, magistrati, giudici, politici…

La definizione di intellettuale collima con quella di conformato. I conformati perciò asurgono ai ruoli dirigenziali, ai ruoli istituzionali dove si riproducono, o meglio dove riproducono i dettami del regime di cui sono servitori e a cui prostituiscono il proprio pensiero.

Un esempio? Nella sua tragicità, si è scoperto che i maggiori artefici di genocidi ed etnocidi, sono proprio coloro che chiamiamo intellettuali, gente con curriculum accademici o militari notevoli.

La domanda ingenua che molti si sono fatti è: “come può un intellettuale compiere tali crimini?”. La risposta è scontata: “perchè l’intellettuale viene conformato ad ubbidire e a riprodurre l’ideologia dell’entità di cui fa parte senza mettere in dubbio la la sua liceità”.

Si, l’intellettuale raggiunge il livello massimo di affidabilità, quando ha sgomberato la mente da ogni dubbio e crede fermamente che il sistema in cui è immerso e riproduce, è la verità assoluta.

Nelle religioni, i prelati e gli alti vertici sono esenti da dubbi, vivono di certezze. Lo stesso possiamo dire dei ranghi militari, gli ufficiali non discutono e sono l’ossatura portante dell’ideologia nazionale, come del resto giornalisti, professori di storia e letteratura. Stalin, una volta invasa la Polonia massacrò queste categorie perchè si eliminava ogni opposizione ideologica al bolscevismo. Eliminare gli intellettuali, vuol dire tagliare la testa del drago, vuol dire impedire ad un sistema di riprodursi o di opporsi non solo militarmente ma più di tutto ideologicamente.

Galileo, Voltairre, Descartes, Martin Luther, Che Guevara, Mosè, Paolo di Tarzo, Buddha, Confucio, Maometto……erano degli intellettuali? E perchè allora hanno cortocircuitato il sistema?

I cortocircuitatori, gli innovatori, i ribelli, i rivoluzionari, i dissidenti, i geni, i matti… tutte queste persone sono sostanzialmente degli errori del sistema, sono degli errori di riproduzione. E’ grazie a loro che le cose cambiano, proprio grazie a degli errori di riproduzione del consenso, della conformazione.

 

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