PERCHÈ IL REFERENDUM PER L’INDIPENDENZA?

È necessario capire il valore di ciò che si fa, è quindi ugualmente necessario chiedersi il perchè delle cose. Il referendum per l’indipendenza se fatto a modo ha un gran valore.
Un popolo diventa tale quando raggiunge la coscienza di se. Ciò è vero ed ineludibile, ma esiste un problema non indifferente.
Un uomo di nome “Schiavo” può sentirsi libero anche dentro una prigione, perchè il metro di noi stessi siamo noi. Ma un conto è come noi ci sentiamo ed un altro è come gli altri ci percepiscono. L’uomo che si sente libero, ma che tutti chiamano schiavo, è libero per se stesso ma non per gli altri. In quanto esseri sociali, il nostro essere sociale viene continuamente definito e messo in questione da contratti sociali taciti o scritti. Il matrimonio, la paternità, la proprietà ed il possesso, la nazionalità, la cittadinanza…..
L’uomo che si sente libero ma che viene chiamato “Schiavo” di nome, necessita di un contratto sociale per sancire la sua libertà ed essere chiamato dagli altri “Libero”.
Ecco, il riconoscimento internazionale attraverso un referendum monitorato dalla “società delle nazioni e degli stati” è il contratto sociale per cui noi popolo veneto ci affacciamo al mondo e ci facciamo riconoscere.
Sissignori, è come nascere, è come entrare a far parte di una comunità. Una comunità fra le comunità, questo sarà a breve e grazie al referendum, il Veneto.
Chi vi dice che un referendum con i crismi non serve, non conosce la storia ed il presente.
Ad esempio la Repubblica Serba in Bosnia manca del riconoscimento internazionale al pari del Karabagh, al pari di molti altri luoghi e comunità.
Fare un referendum con i crismi, vuol dire stipulare un contratto sociale internazionale.