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Indipendenza!

PERCHE IN SLOVENIA NON CI SONO MAROCCHINI, NIGERIANI, BANGLADESI…….

PERCHE IN SLOVENIA NON CI SONO MAROCCHINI, NIGERIANI, BANGLADESI…….

kaboboPrendete la macchina ed uscite dai confini dello stato italiano verso la Slovenia. A parte le strade pulite, l’ordine, le strade senza i buchi, le case e la natura rispettate, noterete qualcosa di sorprendente.

Vorremmo ricordare che in Slovenia, fino a 20 anni fa misera sotto il comunismo, lo standard di vita è qualità sono ora superiori a quelli dello stato italiano che si trova ormai ritardato rispetto a tutta l’Europa. Lo stato italiano è così regredito che possiamo ormai affiancarlo all’Africa non solo per qualità della vita ma per cultura. Ciò magari non è evidente nelle aree meridionali dello stato italiano dove la qualità della vita è misera da decenni malgrado non abbiano subito due guerre distruttive e una pressione fiscale disumana. Sappiamo la risposta stereotipa del meridionale: “Tutta colpa dei Veneti che ci sfruttano prelevando il denaro dal sud per costruire le fabbriche!”.

Il degrado è evidente e stridente nel nostro Veneto e lo è ancor più quando a pochi chilometri abbiamo una Slovenia simile ad uno stato nord Europeo. Come è possibile che a pochi chilometri da noi stiano bene e noi Veneti siamo stati ridotti a una terra invasa da italiani, da africani e asiatici in particolare musulmani? Ma perchè tutti emigrano in Veneto visto che siamo così razzisti, così sfruttatori, ed abbiamo la nebbia e siamo cattivi e brutti?

In Slovenia non ci sono Nigeriani che fanno la carità in modo organizzato, in Slovenia non ci sono Marocchini che fanno lo spaccio organizzato, in Slovenia non si vedono molti Africani, musulmani e Bangladesi per una ragione molto semplice. In Slovenja, se vedono un Nigeriano o Senegalese che fa la carità, lo prendono e lo mettono al confine, e se no, lo prendono e lo mettono in prigione, perchè è assurdo venire dall’Africa per fare i parassiti, e se non hanno un lavoro ritornano da dove sono venuti dalla loro terra nativa. Se in Slovenia vedono un Marocchino che spaccia lo mettono in prigione e lo fanno lavorare 10 ore al giorno per pagarsi il vitto e alloggio, e poi lo sbattono nella sua Maroccolandia dove potrà coltivare cannabis e oppio in libertà. Se in Slovenia vedono i Bangladesi con tutte le loro valigie e bambini al seguito, gli chiedono se hanno un lavoro in Slovenia e se hanno una residenza. Se sono senza lavoro o se lo hanno perso, la polizia Slovena li manda a casa!

Applicando questa politica quotidianamente e senza condoni e sanatorie, in Slovenia sono cresciuti economicamente, vivono meglio di noi Veneti, così tanto che adesso da tutto lo stato italiano la gente apre la ditta in Slovenia e molti incomincinao a delocalizzare da loro, non perchè gli stipendi siano inferiori, ma perchè lo stato non opprime come quello italiano, perchè la Slovenia non è un cesso come i territori sotto dominazione italiana.

Questo non è un articolo razzista è la descrizione di quello che sta succedendo.

Ed è giusto chiedersi e decidere: “È giusto dare asilo a persone portatori di culture così diverse dalle nostre in senso autoritario?”. “È giusto ospitare i Kurdi per ragioni umanitarie quando sono essi stessi gli autori di massacri come quello Armeno?”. Quando accogliamo una famiglia di Calabresi, di Marocchini, di Nigeriani, ci rendiamo conto che ci tiriamo dentro la nostra società gente con un senso del rispetto individuale, sociale, femminile molto diverso da quello Veneto?

Ma lo sapete che gli omosessuali e i trans occupano ancora i vecchi manicomi del meridione? Ma lo sapete che uccidere e picchiare le donne in meridione o in africa è una moda? Provate a corteggiare una ragazza con il fidanzato a Napoli e vedrete inconsulti atti di gelosia! Ma lo sapete che chiedere il pizzo in meridione è la prassi ed in tutta o quasi l’Africa? Lo sapete che i pubblici ufficiali in uniforme sono corrotti all’inverosimile a Reggio Calabria come a Casablanca o Marrakesh? Lo sapete che torturare e abusare sono consuetudine nel meridione come in Africa? Avete mai visto sgozzare persone vive, tagliare teste per motivi religiosi? Andate in nord Africa, andate a fare scambi culturali e a gemellarvi con gli africani se siete innamorati della libertà!

Stiamo parlando non di colore della pelle, ma di scontro di civiltà. I mezzi di regime stanno censurando il “clash of civilization”. Con ipocrisia e denaro pubblico vengono finanziate feste tradizionali Africane ed asiatiche mentre i professori e impiegati pagati con il denaro pubblico proibiscono agli studenti di scrivere o parlare Veneto.

La proposta o meglio l’imposizione del regime italiano è quella multiculturale della tolleranza, dell’ammucchiata culturale, senza via di scampo. Il modello è quello dell’integrazione italiana.

“Voi Veneti dovete diventare italiani, dovete parlare la lingua italiana e dimenticarvi la vostra lingua e la vostra storia, anzi non esistete, siete italiani e come premio vi contrapponiamo agli irregolari che sono quelli che non hanno la fortuna di essere cittadini itagliani come voi. Però ci sono gli extracomunitari buoni, quelli con le carte in regola e quelli cattivi senza documenti. Quelli che hanno i documenti in regola sono innocui e dovete integrarvi inparando le loro lingue i loro costumi”.

Questa è un pò la cantilena paradossale di regime, ma nessuno invece fa un analisi dei valori culturali, civili, che questi immigrati portano. Non stiamo parlando de colore dei vestiti o della puzza e sporcizia, stiamo parlando di valori civili.

Lo sapete che in Svezia, avvalendosi del voto democratico il partito musulmano ha cercato di proibire il nuddismo nelle spiaggie? E siamo solo all’inizio, vedrete quando si saranno riprodotti ancor più.

Siamo vittime di due violenze:

-La prima è l’imposizione della cultura nazionale italiana con distruzione premeditata della diversità ed origine etnica dei nativi (Veneti, Siciliani, Sardi, Friulani, Tirolesi..).

-La seconda è l’invasione imposta di culture e popoli con civiltà ben distanti dalla nostra.

Moldavi, Rumeni, Zingari, Nigeriani, Marocchini, Senegalesi, Bangladesi, Bosniaci……stiamo facendo un affare a tirarceli dentro in quantità industriale? La soluzione che ci propongono è l’integrazione culturale nel modello omogeneizzante nazionale: lingua unica italiana, pasta Balilla, inno di Mameli, straccio tricolore, nazziunale del pallone, telenovelas made in Campania, carabinieri amici del popolo, messa domenicale Vaticana, grana, pizza, la finta storia del risorgimento e il mito della grande roma, Sardi pastori, Venete puttane, Siciliani mafiosi, Tirolesi stupidotti ubriaconi.

Ciò che ci tolgono? Tutto, dalle nostre lingue chiamate con disprezzo “dialetti”, alla nostra cucina, alle nostre tradizioni ed abitudini e concetto di rispetto e civiltà oltre che di libertà.

Chi predica l’integrazione forzata, in nome della libertà, vada a vivere e lavorare in Africa on in Asia o addirittura nell’Aspromonte in quei luoghi e fra la gente da cui provengono questi immigrati. Abbia poi l’onestà di fare dei resoconti civili di ciò che vedrà o avrà il coraggio di vedere.

Se poi qualcuno vuole vedere gli effetti e lo stridore dell’ammucchiata multiculturale, se ne vada in Norvegia a Oslo, dove la frattura culturale fra gli immigrati Africani, Zingari, Rumeni e dall’altra i Norvegesi, è così forte che si capisce perchè per la prima volta nella storia dello stato, le destre siano andate al potere. I popoli autoctoni sono stanchi e rigettano l’ammucchiata culturale e sono stanchi di vedere i diritti civili calpestati da culture così diverse.

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2 Comments

  1. Si peccato che in Italia abbiamo la mafia che ci sguazza felicemente in mezzo agli africani che sbarcano in Italia e lavorano ad 1 euro al giorno. Il nostro paese ha un meccanismo piu complicato di quello che pensi.Ma che Slovenia e Slovenia.

    • Appunto, una ragione in più pre non far arrivare gente dall’africa, così non verrà sfruttata

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