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Indipendenza!

PERCHÈ LA GENTE CREDE CHE È IMPOSSIBILE PRENDERSI L’INDIPENDENZA?

PERCHÈ LA GENTE CREDE CHE È IMPOSSIBILE PRENDERSI L’INDIPENDENZA?

venetian people

Immaginate un nano (l’Italia) che va a spasso tenendo per il guinzaglio un gigante muscoloso (Veneto). Detto così sembra quasi ridicolo, eppure è proprio quello che sta accadendo al popolo Veneto. Ma che cosa impedisce ad un gigante di liberarsi del nano che lo tiene in catene?

La risposta è una sola: “l’ignoranza”!

Ciò che il nano compie in modo quotidiano e sistematico, è quello di sottoporre il gigante a tutta una serie di stimoli che fanno credere a questo gigante di essere un nano, di non essere forte, di non poter vivere senza il nano che lo tiene in catene. Addirittura quelle catene vengono presentate come un aiuto senza le quali il gigante potrebbe cadere e farsi male.

Fuor di metafora, ciò che il nano mette davanti agli occhi del gigante, è un mondo artificiale che ha la funzione di far percepire al gigante incapacità ed impotenza. Il nano al fine di ottenere ciò farà come fa l’Italia con i Veneti, e metterà davanti a loro immagini di parate grandiose dove l’Italia da mostra di forza militare di potenza. Il Veneto verrà privato della storia descritta come selvaggia fino all’arrivo della civiltà che è sempre e solo italiana. La lingua che parlano i veneti verrà chiamata con disprezzo “dialetto” mentre quella del nano “lingua”. Il Veneto si vedrà dipinto come un razzista, come un ladro, come un poveraccio che vive in un luogo freddo pieno di nebbia. Alle ragazze Venete verranno trasmessi modelli dove chi parla Veneto è di solito una prostituta, mentre gli uomini degli ignoranti ubriaconi. Tutto è finalizzato ad annichilire ogni stima di se stessi e dall’altra a produrre ammmirazione e timore per il nano (l’italia).

 

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3 Comments

  1. Non credo sia un discorso di ignoranza, anzi, credo che ormai i Veneti abbiano capito che l’Italia è una palla al piede, è la paura del nuovo, tanto è vero che dai discorsi dei vari gruppi indipendentisti non emerge mai come sarà il nuovo Veneto indipendente. Nessuno spiega come sarà la nuova riforma del lavoro, della scuola, delle pensioni, della giustizia; nessuno parla di come avverrà il prelievo fiscale e come saranno fatti i controlli ai furbi, nessuno dice niente sull’islam e la sua pericolosità, nessuno parla di gestione dei flussi immigratori….ecc.ecc. e di fronte a questo silenzio la gente è titubante; certo è che vedendo l’attuale quadro politico, meglio indipendenti alla cieca che italiani.

  2. L’esperienza appresa ogni giorno nell’informare la gente della grande opportunità dell’indipendenza, mi ha fatto capire che l’ignoranza, o meglio il lavoro di plagio che che l’Italia ha operato ha un peso notevole.
    A vari livelli sociali e d’istruzione la risposta è diventata quasi un riflesso nervoso:” non te lo permetteranno mai, non si può, lacostituzione lo impedisce, è impossibile.
    Quasi nessuno argomenta con motivazioni a favore dell’unità all’Italia.
    E’ sufficiente trovare una minima breccia per incrinare questo scudo di impotenza, per vedre cambiare l’espressione di chi ti sta davanti e ciò testimaonia che ti sta davvero ascoltando in quato hai minato le loro convinzioni con argomentazioni solide e semplici.

  3. Caro Vittorio, mi piace il tuo commento, è una critica costruttiva ad andare avanti con più determinazione ed a progettare il paese di domani. Voglio solo fare una precisazione, “la paura del nuovo” è l’effetto dell’ignoranza. Fino a quando una persona non ha capito cos’è una nuova nazione autodeterminatasi (ignoranza del progetto), avrà paura di affrontarlo, o meglio, di condividerlo. E proprio sulla condivisione vorrei chiudere questo mio breve. Le riforme non si decidono a tavolino come la vecchia casta di burocrati post imperialisti che ci accingiamo a far uscire dal nostro salotto, altrimenti ci metteremo già in partenza al loro stesso livello, ma saranno decisi in modo democratico e referendario. Ciò non significa che non vi siano già delle idee e delle bozze ispirate a sistemi di governo che funzionano molto bene (vedi modello elvetico), magari adattati ai nostri usi e costumi. Nelle serate ne parliamo spesso, Vittorio. Ti invito a presenziare ed a onorarci ancora della tua presenza condividendo con noi questo progetto. Abbiamo bisogno di persone che diano suggerimenti pro attivi come i tuoi. Grazie per il commento

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