POMODORI E PEPERONI VERDI: COME VI INCULANO

Siamo andati all’Interspar ed abbiamo ritrovato le seguenti scritte su alcuni pomodori e peperoni:

“pomodoro obliquo verde”, “pomodoro verde da insalata”, “peperone verde”. Si tratta di una frode, si stanno prendendo in giro i consumatori. Della merce cruda, viene messa negli scaffali e venduta per buona. I pomodori verdi altre a far male per il contenuto di solanina presente, non sono maturi, sono dei pomodori crudi, ecco quello che bisogna scrivere.

Il peperone verde non esiste, è un peperone crudo che in fase successiva diventa rosso o giallo. Eppure venderli verdi vuol dire anticipare il raccolto per produttori e venditori ed in questo modo aumentare i fatturati e giri di denaro.

Questi bottegai, queste catene di suermercati stanno prendendo in giro la popolazione. Vendere un pomodoro verde o peperone verde (quindi crudi) è come vendere del latte e chiamarlo formaggio, è come vendere della farina impastata con acqua e chiamarla “pane primaverile”, oppure trovarsi dei semi di cacao con scritto “cioccolata sfusa”, è come vendere del vino spacciandolo per aceto balsamico.

Siete mai andati a vedere le olive quando le macinano nei frantoi? Chi è disonesto macina le olive verdi ancora crude per una ragione, anticipa il raccolto e quindi il profitto e si garantisce che l’oliva abbia la resa in olio massimale. Il problema rimane ed è che l’oliva verde non esiste come qualità, è un’oliva cruda. Pertanto, l’olio ricavato da olive verdi non è sicuramente un olio di qualità e consigliabile, non ha raggiunto le proprietà organolettiche ideali per la consumazione umana. Eppure la moltitudine di coltivatori e bottegai fanno credere ai consumatori che esistono qualità di olive verdi.

Ci stanno prendendo per il culo.