QUANDO NON C’È PIÙ NIENTE DA FARE CI SI BUTTA AD ARRAFFARE

Ormai il piano del governo italiano, della lobby politica e giuridica italiana, è quello di guadagnare tenpo, far cassa a tutti i costi e di non rinunciare a niente. Fare cassa in mòdo legalizzato, raschiare il fondo della pentola, questo sopruso legalizzato lo chiamano: imposta, tassa, accisa, decreto, manovra, riforma. Perchè il governo non getta la spugna e non dice che tutti quei soldi che ci stanno rubando, servono solo a prolungare l’agonia di una stato terminale e dei privilegi dei suoi leader e protagonisti.
La prìma cosa fatta dal governo è stata quella di prendersela con chi non può difendersi, con i deboli : aumento dell’iva, aumento enerjìa, aumento e introduzione tasse sui beni immobili. Sappiamo bene che per un Luca Zaia della Lega Nord che porta a casa 12 mila euro al mese non cambia molto pagarne 200 di tasse, ma il poveretto che è disoccupato o non prende la paga da mesi o non può pagare il mutuo, o ha 1000 euri di stipendio e magari con figli, 200 euro al mese sono la morte!
Non è finita, la seconda còsa fatta dal governo italiano è quella di aumentare il controllo fiscale, la repressione, la caccia all’evasore, di limitare i prelievi, di aumentare i costi bancari. Anche qui si vede la criminalità del piano del governo italiano, che non è quella di fare tagli, di ridimensionare la spesa, di dìre, “incominciamo a spendere meno e a toglierci i privilegi”. Anche in questo caso si cercano altri colpevoli e si finisce per andare in Veneto a Cortina, non a Palermo, a Napoli a Bari, a Potenza, a Reggio Calabria, dove sappiamo esiste un economia sommersa pari al 90% dell’economia locale.
Cosa ci aspetta? Quale futùro ci riserva? Per capirlo è sufficiente analizzare il crollo della Jugoslavia e dell’Urss. In entrambi i càsi e in tutti i casi dove il destino di un entità geopolitica è segnato, la classe dirigente e tutti i privilegiati da essa, si gettano in una disperata corsa ad arraffare. L’exenpio del capitano italiano e della sua nave che affonda ci dìce che quest’ultimo invece di mettere in salvo i suoi passeggeri, corre giù nei locali dove c’è la cassaforte. Ecco, il futuro è questo, il destino dello stato italiano è segnato quanto quello dell’Urss e della Jugoslavia, e allora visto e considerato che non c’è più nulla da salvare, allora si corre a rubare, il tutto giustificato da buone intenzioni.