RENZI HA CAPITO: IL VENETO SE NE VA E SI RIPRENDE LA LIBERTÀ

Renzi, il primo ministro dell’italietta pagliaccia, non è venuto a Treviso per visitare una scuola come i media di regime hanno voluto far credere. Chi viene eletto primo ministro in un momento così, va a Francoforte, a Bruxelles a Washington. Il tallone d’Achille è il Veneto, quel Veneto in rivolta, dove tutti stanno volantinando e gridano “Referendum subito”, “Indipendenza”. renzie è stato fischiato non dai forconi ma dagli indipendentisti come i media di regime nascondono.

Andare a Treviso vuol dire andare a casa di chi è il rappresentante politico della Regione Veneto, l’autorità più alta della nostra terra. E’ stato l’ultimo atto disperato di un ministro abusivo, di un ministro che rappresenta una Repubblica moritura.

Renzi, primo ministro, sa che cosa sta succedendo, sa che il buco nella diga italia è il Veneto. Gli informatori del ministero dell’interno hanno, come noi, ben chiara la situazione. Il Veneto è in procinto di diventare una nuova Repubblica in Europa.

L’Italia anticipa così la sua fine economica e quindi politica, con un escalation di malcontento che farà crollare lo stato italiano, la sua rete di privilegi e sulle cui ceneri nasceranno nuove repubbliche indipendenti, il Veento sarà la prima nuova repubblica d’Europa in barba a tutte le previsioni.

Ecco perché Renzi è venuto a Treviso. Zaia sa, Zaia ha ancora paura, Zaia non ha coraggio. Un vero rappresentante dei Veneti avrebbe rifiutato di incontrare Renzi, perchè noi non abbiamo più nulla da chiedere all’Italia, dobbiamo solo riprenderci la libertà legittimandola attraverso il Referendum del 16-21 marzo 2014, e poi con forza e coraggio esercitarla fino a cacciare fuori l’invasore che ci ha sfruttato 147 anni.