RIFUGIATI POLITICI: E I VENETI DOVE SI RIFUGIANO?

Se siete marocchini o nigeriani o bangladesi l’italia vi da oltre al permesso di soggiorno per motivi umanitari, anche tutta una serie di aiuti: casa popolare, mangiare, stipendietto mensile, spese varie.
Se siete kurdi o eritrei, o afghani o iracheni….chiedete asilo politico e lo stato italiano vi da: casa, stipendio, spese, corsi gratuiti e tutta una serie di benefici che noi veneti sogniamo.
Se siete poi calabresi, napoletani la vostra mensilità non ve la tolgono e per voi c’è sempre da mangiare.
Se siete veneti invece, il solito impiegato italiano o veneto italianizzato, vi dice di arrangiarvi, vi dice di emigrare, vi dice che per voi non ce n’è!
Siamo arrivati al paradosso per cui un rifugiato politico che arriva col canotto nello stato italiano, è trattato meglio di un veneto.
Questa è la tragica realtà. Ai veneti non resto alcun rifugio, non resta neppure la possibilità di dichiararsi rifugiati o perseguitati politici. Come l’italia ha ucciso la nostra lingua, la nostra storia ed identità così, sempre nel silenzio e dindifferenza, l’italia ci porta all’autodeportazione (emigrazione “volontaria”), al suicidio, all’estinzione. Si tratta di una forma di etnocidio che le autorità italiane applicano contro il popolo veneto.
I veneti sono dei perseguitati economici, politici, ma per loro sfortuna nessuno stato al mondo è ancora pronto a riconoscerlo, o forse non hanno ancora combattuto abbastanza duro contro uno stato criminale come quello italiano o contro le istituzioni venete corrotte, diciamolo pure “italianizzate”!
Fossimo marocchini, fossimo kurdi, staremmo meglio!