SERVIZIO CIVILE OBBLIGATORIO: LO STATO TOTALITARIO

Parlare di “stato totalitario” è come dire che l’acqua è bagnata. Lo stato di per se nasce e sopravvive come essenza totalizzante e totalitaria. In alcuni regimi può essere più o meno presente, ma controlla sempre tuttto ed è pronto a togliere tutto, a limitare, ad espropriare.
Possiamo dire che vi sono stati più o meno totalitari e che fanno sentire la loro arroganza più o meno, sulle spalle dei sudditi.
Nel passato i giovani maschi sani e con i coglioni venivano rapiti e obbligati a servire in abiti militari e civili lo stato. Venivamo sequestrati per un anno o due, veniva sottratta loro una parte della vita, venivano sottomessi e stuprati mentalmente, educati all’odio, alla fedeltà cieca, ad aver paura degli alti gradi, a rispettare l’arroganza, a piegarsi come pecore davanti a chi alza la voce. Se ti opponevi finivi per farti alcuni anni di carcere. Qualche anno fa l’obbligatorietà è stata tolta ed i giovani sono almeno un pò più liberi. Ma ecco che i comunisti pieni zeppi di liberalità parlano di reintrodurre un servizio civile obbligatorio per maschi e femmine.
Complimenti al farabbutto di Renzi che ha il coraggio di fare queste proposte. La conosciamo la concezione dello stato totalitaria e prevaricatrice che questi sinistroidi hanno. Oltre a rubare, oltre a mal amministrare, oltre a protrarre l’impero della menzogna e privilegio, adesso Letta e compagni si sognano di reintrodurre obblighi e leggi di matrice ottocentesca.
Meglio morti che comunisti, meglio morti che italiani.