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Indipendenza!

STALLO ED INDIPENDENTISMO

STALLO ED INDIPENDENTISMO

ind_veneta_con_zaiaOggi nel novembre del 2013, l’indipendentismo Veneto si ritrova in una situazione di stallo contrariamente a ciò che l’escalation di eventi fino alla fine del febbraio 2013 faceva presagire.

Per prima cosa diciamo che i periodi apparentemente di stallo, di quiete, sono invece in genere dei periodi estremamente proficui in cui i fuochi libertari si preparano alla corsa finale. Molte grandi rivoluzioni sono state precedute da periodi di quiete apparente in cui i più deboli si scoraggiavano. Ricordiamo che ogni rivoluzione diventa innegabilmente apparente nell’imminenza del suo realizzarsi.

Vediamo comunque che cosa è accaduto nel marzo del 2013 che ha in qualche modo arrestato o meglio rallentato l’escalation indipendentista.

Possiamo dire che fino al febbraio del 2013 tutto è andato a pennello, i politici hanno assecondato ogni richiesta e proposta indipendentista.

Nel marzo del 2013, dopo l’exploit elettorale, alcuni personaggi ai vertici di Indipendenza Veneta, vengono lusingati dai vertici della Regione Veneto. Ci riferiamo in particolar modo al presidente Luca Cantarutti, che cade nella trappola della “commissione giuridica”, ed accetta la proposta del furbo ed inconcludente Luca Zaia, di analizzare la fattibilità legale del referendum per l’indipendenza. Cantarutti ingenuamente, forse spinto da Zaia e i potenti della Regione, chiede di abbassare i toni e di non attaccare con veemenza i vertici politici della Regione, poichè le intenzioni dei politici Veneti (a parole) sarebbero state favorevoli al processo indipendentista. Detto schietto: “state buoni per qualche mese che Zaia e banda sono dei nostri”. Una volta messa a bagno maria la spinta indipendentista, inizia il ping pong di palazzo. In tutta segretezza la commisione giuridica assembla fiumi di parole per giudicare cio che è ne più e ne meno che un diritto naturale. Serve forse una commissione giuridica per stabilire di chi è la liberta di un uomo? Serve forse una commissione giuridica per stabilire se un popolo ha il diritto di essere libero e di autodeterminarsi?

Zaia, astuto politico, riesce a bloccare l’indipendentismo e a portare la questione dentro i palazzi, dove lui e i suoi tirapiedi, sono meastri del “prendi tempo”. Ricordiamoci, che chi non vuole pagare prende sempre tempo. Ecco i politici italiani, vivono per allungare l’agonia dello stato, perche finche sopravvive, loro tirano lo stipendio, le mazzette, i privilegi. Scusate, ci siamo dimenticati le puttane e la coca!

La “commissione perditempo” (giuridica) tiene col fiato sospeso e blocca ogni iniziativa fino al mese di luglio, tanto poi c’è l’estate e più nessuno si ricorderà. A partire da giugno 2013 la regione rinvia la votazione per l’approvazione del referendum per l’indipendenza. Cavilli burocratici, quorum, difetti di forma, i giornali assecondano i politici e parlano persino di insostenibilità economica del referendum……. Clodovaldo Ruffato, Zaia e tutta la banda della Regione Veneto, prendono tempo. Questi criminali, questi aguzzini del popolo veneto, sanno che con l’indipendenza per loro è finita, ma non possono dircelo, prendono tempo, prendono stipendi. Fra una fumata bianca e l’altra si è così arrivati a novembre 2013.

Per miracolo il segretario di Indipendenza Veneta (Lodovico Pizzati), a partire da marzo 2013, e poco convinto che la commissione giuridica e i politici della regione fossero le uniche strade percorribili, chiede ai comuni Veneti di sottoscrivere quello stesso documento che la regione Veneto non ha ancora il coraggio di approvare. Ad oggi, questa mossa si è rivelata la più giusta. 1/3 dei comuni Veneti hanno già aderito.

Tutto ciò dimostra che:

  • E’ sbagliato trattare con i vertici della politica Veneta, costoro sono dei bugiardi traditori e primi fra loro Luca Zaia e Clodovaldo Ruffato (ce ne ricorderemo a suo tempo)
  • Non c’è nulla da trattare, chi ha rappresentanza politica deve solo servire gli interessi del popolo e non i propri. La libertà individuale e collettiva non si discute, la libertà è nostra e ce la prendiamo, non dobbiamo chiederla a nessuno e neppure giustificarci per prendercela.
  • Bisogna tenera la tensione alta e fare pressing senza pietà.
  • Bisogna individuare ed isolare chi adopera l’indipendentismo per fare carriera politica
  • Bisogna perseguire la militanza e lotta sul territorio porta a porta come si era fatto fino alla primavera del 2013.
  • Bisogna diffidare delle lusinghe di chi è al potere e bisogna mantenere la più assoluta integrità morale e di obiettivi senza cadere nelle trappole di palazzo.
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3 Comments

  1. E stato un errore politico, un ingenuità.
    Pero è vero che molti diventano fantini dell’indipendenza per interesse.
    Ghe vole el pugno de fero.

  2. Ottimo riassunto, di quanto è avvenuto nei retrobottega dei ” palazzacci “.
    Siete stati fin troppo generosi con luca-luca, che ha a mio modo di vedere, evidenti responsabilità in questa disfatta indipendentista.
    Il partito che rappresenta assieme al suo ” ragazzo di bottega “, oggi è l’ombra di quello che era fino al febbraio 2013.
    Un partito che associo a un pugile suonato, che ormai non sale più sul ring, ma si limida a patetici spot pubblicitari per fare qualche soldo e mostrare in giro il suo volto.
    Costui non ha mai capito che la commissione dei saggi serviva solamente a tacitare l’indipendetismo. Vittima di questo perverso gioco, come noi tutti, oppure complice ?

    • i traditori dell’istanza indipendentista saranno sconfitti e qualsiasi tornata elettorale lo dimostrerà!
      i titolari del diritto all’indipendenza siamo noi Veneti per fortuna e ce lo ricordiamo!
      Dobbiamo selezionare fra le iniziative messe in campo quelle che possono essere i nuovi punti di forza e portarle avanti con perseveranza e determinazione!
      Arriveremo alla meta, perchè presto sarà evidente a tutti che diversamente non c’è salvezza…
      e poi…la libertà è così bella! il Veneto libero è il nostro sogno… senza il giogo di quest’Italia che si avviluppa sempre più nella ragnatela asfissiante che si è creata intorno..
      Noi siamo Veneti, capaci di programmare e attuare quello in cui crediamo! siamo fieri della nostra storia e consapevoli di quanto abbiamo subito, determinati ad alzare la testa e riprendere in mano il nostro destino!

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