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Indipendenza!

TERRORISMO DI STATO E INDUZIONE ALL’AUTOCENSURA

TERRORISMO DI STATO E INDUZIONE ALL’AUTOCENSURA


Abbiamo intervistato un sindaco di un paesino della provincia di Vicenza dove hanno seminato gli autovelox ovunque. Chiediamo al sindaco la ragione di tale ossessionante semina, e ci spiega con disinvoltura che gli autovelox non funzionano, sono li solo come deterrenti. Servono ad incutere paura, servono a terrorizzare la popolazione degli automobilisti. La funzione non è quella di controllare, non è quella di fare multe, ma di intimidire di portare la popolazione all’autocensura.

Io cittadino non supero i limiti di velocità perchè credo di essere controllato. E’ sufficiente la paura, perche di paura si tratta.

Da questo piccolo ed innocente episodio, ne ricaviamo una lezione drammatica che possiamo applicare a buona parte dei comportamenti dei cittadini dello stato italiano: “buona parte del consenso è fondato sulla paura”.

Applicando lo stesso metodo, per analogia scopriamo che la funzione delle notizie di cronaca dove protagonisti sono sempre e solo le fonti stesse (carabinieri, guardia di finanza, polizia), è quella di creare paura nell’animo della popolazione. Per esempio, se si vuole che la popolazione paghi le tasse, si incominciano a tappezzare i media di massa di notizie ansiogene dove vengono repressi migliaia di sudditi per irregolarità fiscali.

Volete che tutti paghino l’Imu? Sbattete sulle prime pagine la foto di un povero pensionato che non ha pagato questa tassa infame. mettetelo alla gogna, frustatelo e gli altri pagheranno.

C’è bisogno di tiràr su soldi per la Rai? Parlate dei controlli a tappeto fatti casa per casa dagli ufficiali della Rai? Parlate delle abbondanti multe comminate.

Si vuole dissuadere dal vendere sigarette per le strade? Con dovizia di particolari verrà proiettato un servizio su una maxiretata di abusivi venditori di sigarette. Oltre che del bottino quantificato assurdamente in denaro, verranno sottolineati gli anni di prigione che questi sventurati rischiano.

Siamo in periodo vacanziero estivo, si vuole indurre i bottegai a fare scontrini? Tutta la stampa di regime darà ampio risalto ad un operazione fatta in una località balneare. Notate che queste operazioni mediatiche vengono fatte in momenti particolari dell’anno: scadenze pagamenti, denuncie dei redditi, versamenti tasse straordinarie. Non è un caso che a Natale vengono pubblicati i bollettini della Guardia di Finanza dove si parla di migliaia di evasori braccati!

Questa forma di terrorismo non è di sola natura economica, ma si estende a tutti i campi, e a ricordarvi che non si scherza vi sono i carabinieri con i mitra spianati a far bella mostra sulle strade di tutto lo stato italiano (unico caso al mondo!). Queste manifestazioni di arroganza e forza vengono giustificate con la solita immancabile parola “sicurezza”, che nasconde il pretesto per incutere a voi timore, per drogarvi e farvi sentire loro dei salvatori, i buoni.

Ogni notizia può diventare funzionale al terrorismo di stato. La paura è uno dei cardini su cui si fonda lo stato italiano.

A metà degli anni 90 del secolo passato, i media italiani parlarono in modo esagerato della Bosnia e lo fecero per una ragione ben precisa: “dissuadere i sudditi italiani da ogni velleità indipendentista”. Bisognava terrorizzare la popolazione italiana al fine di allontanare i “cattivi” pensieri secessionisti. Era come dire: “se l’italia viene frammentata, soffrirete pene terribili, ci sarà la guerra civile ei massacri”. L’operazione riuscì magnificamente, e il successo viene riassunto nelle risposte che la gente della strada si ritrova magicamente in bocca ogni qualvolta si ipotizza l’indipendenza: “è la guerra civile”, “non ci lasceranno mai”, “vedremo morti”….. Queste risposte sono indotte, sono il frutto prelibato di un sistema mediatico predisposto ad incutere terrore. La guerra fredda fra Unione Sovietica e Stati Uniti aveva questa funzione terroristica con il risultato di tenere in una prigione mentale le rispettive popolazioni.

Lo stato italiano abusa di terrorismo e ricordiamoci che quando si arriva alla saturazione, l’assuefazione è il risultato fino al rigetto, dove le notizie ansiogene non intimoriscono più alcuno e la popolazione incomincia a fregarsene.

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