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THE NATIONAL BRAINWASHING: LA SCUOLA DI STATO

THE NATIONAL BRAINWASHING: LA SCUOLA DI STATO

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Si veste di moralità un operazione di braiwashing. Il salto di qualità degli stati nazionali è proprio nel brainwashing quotidiano che ci accompagna tutta la vita e che subiscono i cittadini attraverso il sistema educativo e tutta la produzione culturale. Un esercito ideologizzato è molto più difficile da sconfiggere e più facile da controllare.

All’interno della morale comune, si insiste che la scuola obbligatoria di stato, è una conquista sociale, perchè si imparano gli strumenti per vivere. Leggere, scrivere, far di conto. Nulla da opinare se si trattasse di questo e solo questo. La verità invece è che dietro la scuola obbligatoria, si nascondono programmi educativi di stato con testi e materie che nulla hanno a che vedere con gli strumenti per affrontare il mondo.

Vediamo un pò queste discipline:

-Religione: non ha senso fare religione nella scuola, si tratta di una libera scelta individuale e famigliare. La religione va eliminata dalla scuola. Non si può adoperare l’obbligatorietà scolastica per fare propaganda religiosa, magari della religione nazionale.

-Storia: i bimbi vengono imbottiti di una storia estremamente parziale, edulcorata, che ha un solo scopo: quello di inculcare un cieco nazionalismo. Esempio? Pitagora, Michelangelo, Marco Polo, Cesare, Macchiavelli… vengono presentati com italiani, quando l’italia è stata costruita solo nel 1861. Un bambino siciliano viene imbottito di risorgimento, di sacri confini, ma neppure un accenno alla sua terra al regno che fu. Sempre e solo italia, tutto deriva dall’Italia o tendeva verso l’Italia.

Badano bene a non dirti che l’Italia ha massacrato almeno 1 milione di civili in nome del nazionalismo e che ha costretto ad emigrare milioni di persone, peggio di Stalin.

-Geografia: viene adoperata in senso nazionalistico, ve la ricordate la mappa grande dell’Italia a scuola appesa sul muro, e tutto il resto colorato di grigio? Un bambino veneto conosce dove è Ragusa mentre non sa neppure dove è Innsbruck o Lubljana molto più vicine a lui geograficamente e culturalmente.

-Latino: bisogna impararlo, non importa se non sai l’inglese, il latino è utilissimo nella vita quotidiana, ti permette di capire il mondo! La funzione del latino è duplice: imbottirti poi di latinità da cui si pretende nasca lo stato italiano (teoria fascista), e poi perchè è la lingua ufficiale della chiesa e siccome vivi dentro lo stato italiano, sei cittadino vaticano.

-Letteratura italiana: se non la sai ti segano, tu devi sempre e solo dire che Manzoni, Foscolo, Carducci sono grandi, non importa cosa hanno scritto. Dante Alighieri diventa italiano e viene completamente stravolto, proprio lui che elevava i cosidetti volgari a lingue. Esistono centinaia di altre letterature ma guai parlarne. Il professore di letteratura è quello che ti sega, è quello che comanda allo scrutinio. E se poi hai accento o scrivi con venetismi o sicilianismi ti massacrano. Tu sei italiano e tutto il resto deve sparire, chiaro, non esiste e non ti deve neppure passare per la mente il contrario? Vuoi far carriera? Devi sapere l’italiano e dimenticare tutto il resto.

-Matematica, chimica, biologia? Servono a poco, non sono funzionali al sistema di brainwashing nazionale. Meglio conoscere Foscolo a memoria e mettere le doppie che sapere fare i conti, così da grande ti rifilano i bot e le azioni tossiche. E poi Darwin è pericoloso, se capiscono che l’evoluzione ha modellato la vita sul pianeta, allora incominciano a prendere in giro il prete.

-Educazione sessuale, educazione alimentare? Neanche per sogno. La prima è proibita da santa madre chiesa, la seconda è dannosa potrebbe mandare giù il pil e danneggiare Barilla, Cirio, Parmalat, Coca-Cola company, Mc Donalds…

E’ così che si formano gli italiani: cattolici, nazionalisti, ignoranti di ciò che succede fuori dai confini, ancora più ignoranti ed autosprezzanti verso le proprie origini storiche e linguistiche reali, maschilisti, ruffiani, incapaci a pensare autonomamente o a far di conto, incapaci a comunicare con il mondo esterno. Al resto pensa la tv: palio di Siena, Sanremo, la nazionale di calcio, pasta e pizza.

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